Nel pomeriggio di Serie A la Roma ritrova i 3 punti a Cagliari e mantiene le distanze da un Napoli in grande forma e vincente contro l’Udinese.
La terza giornata del girone di ritorno di Serie A ci regala il risveglio della Roma, una Roma falcidiata dalle assenze, ma di nuovo vincente: 1-2 il risultato finale contro il Cagliari, con i gol di Ljajic, Paredes e M’Poku per i rossoblu. Dietro ai giallorossi il Napoli tiene il passo e stende 3-1 una buona Udinese. Il Sassuolo riesce a strappare un punto dal Marassi, dove finisce 1-1 la gara tra gli emiliani e la Sampdoria – reti di Acerbi al 2′ e Eder all’8′ -. Gioisce Sarri, il suo Empoli batte 2-0 il Cesena grazie a un grande Maccarone e ride anche Montella, che trova Diamanti e vince 3-2 nella spettacolare gara delle 12:30 contro l’Atalanta.
La Roma è viva e batte un colpo. I ragazzi di Rudi Garcia rispondono alle critiche piovute in settimana, ad una Juve che sembra non volersi mai fermare e alla sorte che quest’anno sembra essere sfavorevole ai capitolini. Il tecnico francese si trova a dover fare i conti con una squadra decimata dagli infortuni – ultimo quello del neo arrivato Ibarbo -, senza poter contare su Gervinho e Doumbia – ancora impegnati in Coppa d’Africa – e con un capitano a mezzo servizio a causa dell’influenza: le scelte sono obbligate, ma si rivelano azzeccate. Garcia butta nella mischia il diciottenne Verde, all’esordio da titolare in Serie A , e il ragazzo dimostra di avere l’argento vivo addosso, fornendo una prestazione positiva, arricchita dal bell’assist con lo scavetto per il gol di Ljajic al 38′. Il Cagliari gioca, non si tira indietro, spinto dal desiderio di fare punti salvezza e dalla consapevolezza di non giocare contro la migliore Roma. De Sanctis – alla partita n° 400 in Serie A – si deve superare per negare la gioia del gol a Čop e proprio quando gli ospiti sembrano vivere il momento di maggiore difficoltà, ci pensa la rete di un altro under 20, Paredes, a spegnere gli incubi giallorossi. A poco serve la rete dell’orgoglio rossoblu, firmata dall’ultimo arrivato M’Poku, allo scadere. Finisce 1-2 e la Roma trova 3 punti che fanno bene all’ambiente, al morale e anche alla classifica, lo spauracchio Napoli è ancora a -4.
Il Napoli si conferma, assieme al Toro, la squadra più in forma del 2015: i Partenopei hanno finalmente trovato un equilibrio che era mancato nella prima parte di stagione e, grazie anche al sostegno dei due innesti Strinic e Gabbiadini, sono riusciti a costruire un ruolino di marcia invidiabile. Proprio l’attaccante ex Samp potrebbe essere il colpo migliore del 2015: arrivato a Napoli tra mille punti interrogativi, Gabbiadini è stato capace di ritagliarsi un posto tra i titolari di Benítez e ha già dimostrato di poter ripagare la fiducia del tecnico a suon di gol e giocate di fino. Dopo la vittoria al fotofinish in Coppa Italia contro l’Inter, il Napoli trova sulla sua strada l’Udinese di Stramaccioni, squadra che ha dimostrato più volte di saper esprimere il meglio proprio negli scontri con le big. La partita è di quelle vere ed è giocata da entrambe le parti con buon ritmo ed intensità: gli azzurri mettono subito la gara in discesa con un 1-2 firmato Mertens – all’8′- e Gabbiadini – al 21′ -, capace di stendere il miglior pugile. L’Udinese rimane però in piedi e risponde ai colpi, accorciando le distanze con Théréau. Il gol del francese rinvigorisce i banconeri, che si gettano alla disperata ricerca del pari e arrivano vicinissimi all’obiettivo quando la conclusione da fuori di Allan si stampa sulla traversa. Bravo e fortunato il Napoli, che dopo aver incassato chiude la pratica grazie alla sventurata autorete proprio di Théréau, che di fatto sancisce il 3-1 finale.
Nella sfida di Serie A delle 12:30, Fiorentina e Atalanta hanno dato vita ad un avvincente match conclusosi sul risultato di 3-2 per i viola: ospiti in vantaggio all’8′ con Zappacosta e raggiunti da Basanta al 19′. Di Diamanti la rete del vantaggio viola – primo gol in Serie A dopo l’esperienza cinese per Alino – e momentaneo 2-2 siglato da Boakye. È allora Pasqual allo scadere a regalare la gioia della vittoria a Montella: questa Fiorentina sembra aver trovato il ritmo da Europa.
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