All’Artemio Franchi di Firenze una Roma in crisi di risultati confeziona un’altra prestazione incompiuta contro una buona Fiorentina e torna a casa con un punto. L’1-1 finale non accontenta nessuna delle due compagini, specialmente quella giallorossa, che vede aumentare a 7 punti il distacco con la Juventus capolista.
Siamo solo alla prima giornata del girone di ritorno, il campionato è ancora lungo, ma l’impressione comune è quella che Firenze sia per la Roma una tappa decisiva per continuare a coltivare il sogno Scudetto. Fiorentina - Roma ha tutta l’aria del match da dentro/fuori, non tanto per la distanza delle due contendenti dalle dirette rivali in campionato – Lazio e Juventus -, quanto per gli effetti collaterali che un’eventuale sconfitta potrebbe avere su due spogliatoi mentalmente fragili e in cerca di sicurezze.
La Roma sta vivendo il primo vero momento di crisi della stagione: mutilata dalle assenze, prima su tutte quella di Gervinho, la squadra capitolina ha collezionato una serie di prestazioni incolori – dal primo tempo contro la Lazio, passando per la brutta prestazione di Palermo, fino alla difficile vittoria contro l’Empoli in coppa – che hanno minato le certezze dell’unica vera rivale della Juventus nella corsa al titolo. I padroni di casa, invece, sembrano essere usciti finalmente dal tunnel e cercano una vittoria che suggellerebbe il loro buon momento di forma.
Il primo tempo giallorosso ha la trama di un film già visto. I ragazzi di Garcia rimangono con la testa negli spogliatoi e regalano 45 minuti di gioco ad una Fiorentina esuberante, trascinata dalle accelerazioni di Cuadrado e diretta dai piedi saggi dell’ex Pizarro. Le migliori occasioni della prima metà di gara sono quasi tutte di marca viola: ci prova un paio di volte Cuadrado dalla distanza, poi tocca a De Rossi salvare sulla linea un colpo di testa di Rodriguez e infine, al 19′, arriva il vantaggio dei padroni di casa. Sulla conclusione da fuori di Pizarro, Mario Gómez fiuta il gol e devia la palla con il piedone, quel tanto che basta per battere De Sanctis. Dopo la doppietta in coppa contro l’Atalanta, il panzer tedesco sembra essersi finalmente sbloccato e a farne le spese è la retroguardia giallorossa, colpevole nell’occasione di essere salita con eccessivo ritardo. Galvanizzati dal gol gli uomini di Montella cercano il raddoppio in più occasioni, anche se sono gli ospiti ad avere l’occasione più ghiotta del finale di tempo, con il colpo di testa di Nainggolan – il belga è il più vivo tra i giallorossi – neutralizzato da Tatarusanu.
Nel secondo tempo la gara si ribalta completamente. I giocatori della Roma rientrano in campo con uno spirito diverso e dopo soli 4 minuti riescono a reindirizzare la partita sui binari desiderati: questa volta gran parte del merito va dato ad Iturbe, che, lanciato dalla trequarti, supera Basanta con un grande controllo e serve a centro area Ljajic. Tutto semplice per l’attaccante serbo, che trova il suo settimo sigillo stagionale e si conferma il vero capocannoniere di questa Roma. Sullo slancio dell’1-1 gli ospiti fanno la partita, riconoscendo in Basanta l’anello debole della difesa viola: sfruttando proprio un’incertezza del difensore argentino, al 57′ Totti inventa una tracciato magnifico per Iturbe, che però si fa murare da Tatarusanu. La partita prosegue su buoni ritmi, le due squadre non sembrano accontentarsi del pareggio e cercano la giocata vincente, la Roma attraverso azioni manovrate, la Fiorentina invece con contropiedi potenzialmente micidiali, come quello condotto da Cuadrado al 66′ e reso vano da un errore concettuale di Pasqual. Dopo una serie infinita di emozioni e sospiri il match dell’Artemio Franchi termina sull’1-1, lasciando l’amaro in bocca ad entrambe le squadre.
Il punto di Firenze lascia più dubbi che certezze a questa Roma, una squadra che dà sempre l’impressione di avere bisogno di grandi stimoli per accendersi, ma giocare un solo tempo per partita non basta per tenere il passo della Juventus . Tra le note positive per i giallorossi, c’è senza dubbio la prestazione di Iturbe, finalmente decisivo e in buona forma.
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