Serie A: Torino da infarto, pioggia di gol a Verona
In questa 33a giornata del campionato di Serie A, che ci ha già regalato ieri il pareggio tra Sassuolo e Cagliari (1-1) e la vittoria della Roma sull’Atalanta (3-1), ci apprestiamo ad assistere a due incontri molto importanti tra quattro squadre che occupano posizioni molto buone in classifica: Torino-Genoa e Hellas Verona-Fiorentina.
Torino-Genoa 2-1 (85′ Gilardino (G), 91′ Immobile (T), 92′ Cerci (T))
TORINO (5-3-2): Padelli; Maksimovic, Bovo, Glik, Moretti, Vesovic; Basha, Vives, El Kaddouri; Cerci, Immobile. Allenatore: Ventura.
GENOA (3-5-2): Perin; De Maio, Burdisso, Marchese; Motta, Bertolacci, Sturaro, De Ceglie, Antonelli; Fetfatzidis, Calaiò. Allenatore: Gasperini.
Il tecnico dei granata, Giampiero Ventura, può contare sulla coppia azzurra Cerci-Immobile. I due “gemellini” guideranno l’attacco del Torino che si presenta sempre col suo 3-5-2. Assenze importanti di Kurtic, stagione finita per Farnerud e squalificato Darmian, il tecnico del club piemontese, quindi, mette in campo Maksimovic e Vesovic sugli esterni. Basha nel mezzo di centrocampo dal 1′ e difesa titolare con Bovo-Glik-Moretti.
Anche Gasperini ha qualche problema con la formazione da schierare: fuori Matuzalem, Vrsaljko, Kucka e Centurion e in più lo squalificato Sculli. Calaiò, Antonelli e Fetfatzidis in campo, quindi, dal primo minuto. Motta e De Ceglie sulle fasce nel 3-4-3 e spazio a De Maio come difensore centrale.
Nonostante la voglia e la speranza dei padroni di casa di afferrare il sesto posto e quella degli ospiti di conquistare il fatidico punto per la salvezza, assistiamo ad un primo tempo un po’ imballato e dai ritmi non troppo alti: le due squadre tendono più a fare attenzione alla fase difensiva con tanti tiri dalla distanza e cross sballati da entrambe le parti. Le uniche due vere occasioni da goal arrivano, però, dalla sponda granata, che coi suoi due gioielli d’attacco: sfiorano il vantaggio prima con un bel uno-due, poi in un contropiede. Ad entrambe le formazioni, ma soprattutto al Torino, serve più precisione nell’ultimo passaggio, se vogliono portarsi in vantaggio nella seconda parte di gara.
L’arbitro Mariani dà il via al secondo tempo, dopo la pausa negli spogliatoi. La gara non sembra vivacizzarsi molto e si continua sui ritmi del primo tempo, con qualche acuto innocuo da entrambe le parti. Sicuramente, però, le due squadre vogliono cambiare il risultato e lo si capisce dall’aggressività messa sul campo e che costringe il direttore di gara a tenere calmi gli animi bollenti. Per quasi tutto il secondo tempo regna l’equilibrio e diventa una partita tesissima in cui l’unico guizzo è stato l’errore del capitano del Toro, Glik, che, non capendosi con Padelli, ne anticipa l’uscita, mettendolo in difficoltà e e costringendolo a volare per evitare un clamoroso autogoal.
Nel finale di gara avviene l’inaspettato: vantaggio degli ospiti con un colpo di testa di Gilardino al 85′. L’Olimpico di Torino si ammutolisce e sembra che non ci sia nulla da fare a causa del poco tempo rimanente, ma nulla è impossibile ai “gemellini del goal”: infatti, quando siamo già nel tempo di recupero, su assist di Barreto, Immobile lascia partire un destro morbido da fuori area a incrociare sul palo più lontano. Perin è battuto e il numero 9 di Ventura porta i padroni di casa in parità, ma non è finita qui. In questo finale al cardiopalma è Alessio Cerci a far esplodere i tifosi con un tiro da fuori classe che si va ad insaccare all’incrocio dei pali. È festa per tutti, coi genoani e Gasperini increduli per l’avvenuto.
Risultato finale 2-1 ed Europa sempre più vicina!
Hellas Verona-Fiorentina 3-5 (14′ Sala (H), 31′ Cuadrado (F), 44′-86′ Aquilani (F), 63′ Borja Valero (F), 73′ Toni (H), 83′ Matri (F), 90′ Iturbe (H))
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Sala, Donadel, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Marquinho. All.: Mandorlini.
FIORENTINA (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Savic, Rodriguez, Pasqual; Borja Valero, Aquilani, Pizarro; Ilicic; Matos, Cuadrado. All.: Montella.
Le due squadre si scontrano al Bentegodi in questa domenica primaverile. Entrambi i tecnici schierano le loro migliori formazioni, anche se Montella deve affrontare i soliti problemi in attacco, causa infortuni e squalifiche.
L’arbitro Peruzzo dà il via alla gara e abbiamo una Fiorentina che cerca di mettere in cassaforte la partita dal primo minuto. Questo sarà un atteggiamento che metterà in mostra per tutto il primo tempo, nonostante siano andati sotto nei primi minuti di gioco: infatti, al 14′ la squadra di Mandorlini riesce a spezzare l’assedio viola e a trovare un goal con Sala che daàsperanza e alza il morale dei giocatori e tifosi gialloblu.
Come detto prima, però, la Fiorentina è scesa in campo con la convinzione di portare a casa il risultato e i suoi sforzi vengono premiati: in meno di 15 minuti, gli ospiti vanno a segno due volte, al 31′ e al 44′ con Cuadrado e Aquilani. Dopo il vantaggio, il Verona si è seduto e ha lasciato giocare una Viola travolgente che, grazie all’esplosività di Cuadrado e al genio tattico di Borja Valero, sempre dentro le azioni dei Gigliati, si è riuscita a portare in vantaggio prima della fine del primo tempo.
Quando le due squadre rientrano in campo dagli spogliatoi, la storia non cambia. Fiorentina che spinge per mettere al sicuro il risultato e ci riesce con Borja Valero, il quale vede finalmente premiata la sua prestazione con un goal, al 61′. L’espulsione di Donadel circa dieci minuti dopo sembra voler davvero mettere la parola fine alla partita, ma non è così: al 72′, Peruzzo fischia un calcio di rigore per il Verona e dal dischetto si presenta Toni che non sbaglia: 17^ rete in questo campionato per lui e Scaligeri ancora in partita.
Incontro divertente, quindi, e ricca di colpi di scena. Infatti, destino vuole che esattamente dieci minuti dopo, al 82′, l’arbitro assegni un altro rigore, ma questa volta agli ospiti che si portano sul 4-2 con Alessandro Matri. Ma non è ancora finita: al 86′, va a segno di nuovo Aquilani, che mostra a Montella il suo valore, e, in pieno recupero, Iturbe ha ancora la corsa e brillantezza necessaria per saltare in contropiede buona parte della difesa avversaria e fulminare Neto con un sinistro angolato e a incrociare. Partita spettacolare, quella del Bentegodi, con ben 8 marcature e un netto vincitore: la Viola che conserva il 4° posto in Serie A. Il Verona, invece, si ferma dopo due vittorie consecutive.