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Tre delle sei partite del pomeriggio hanno visto giocare il Napoli, in casa, col Livorno, la Samp contro il Toro e Udinese – Cagliari.
Napoli 4 – 0 Livorno (3′ Pandev, 26′ Inler, 54′ Callejón, 83′ Hamšík)
Ottima risposta corale del Napoli alla vittoria della Roma: gli uomini di Benitez annichiliscono il Livorno con due reti per tempo e si portano a – 2 dai giallorossi. Partenza sprint per gli azzurri, avanti dopo nemmeno 5′, al termine di una partenza molto aggressiva: contropiede concretizzato da Pandev che, servito da Mertens, trafigge Bardi con un diagonale di sinistro. La spinta offensiva dei padroni di casa continua, così come la loro aggressività, pur con il risultato a loro favore. Gli amaranto faticano a creare gioco, pressati e senza il tempo di ragionare. Al 14′, sempre il macedone mette a sedere in area Rinaudo ma sbaglia la conclusione, alta sopra la traversa. Napoli in ogni caso padrone del campo e che, nonostante pian piano lasci qualche spazio agli ospiti, sa poi graffiare in ripartenza con i letali Mertens e Pandev. La supremazia territoriale trova la conferma nel raddoppio di Inler: tiro dello svizzero di origine turca dalla distanza e parata non impeccabile di Bardi, autore, si può dire, di una papera. Con i tre punti quasi in cassaforte, la squadra di Benitez allenta la morsa, concedendo agli avversari qualche sortita offensiva, la più nitida con Emeghara: su cross di Mbaye, l’ex Siena va vicino ad uno splendido gol, con un tiro al volo che si stampa sul palo. Si va al riposo sul 2 a 0 per il Napoli e la storia della ripresa è quasi la stessa: partenopei subito arrembanti e tris servito: tiki taka azzurro che porta Callejon al gol ammazza-partita. A questo punto, agli ospiti servirebbe un miracolo per rimettere in piedi l’incontro ma la voglia della squadra di Benitez di divertirsi e di attaccare è troppa e, alla fine, dopo il miracolo di Bardi sulla punizione pennellata da Mertens, Hamsik fa 4 a 0. Un Livorno mai in partita e troppo lontano dai livelli azzurri rimane a quota 8. Forse la pausa delle Nazionali cade proprio nel momento migliore, dopo due KO consecutivi.
Sampdoria 2 – 2 Torino (41′ Sansone, 93′ Éder (rigore) – 66′ Immobile, 76′ Cerci (rigore))
Sampdoria e Torino si spartiscono la posta in palio al termine di un incontro dove non sono mancate le polemiche per le decisioni prese dall’arbitro Gervasoni. Primo tempo intenso al Luigi Ferraris, in un match aperto a tutti i risultati. Tuttavia, chi sembra avere più voglia di vincere tra le due formazioni è la Samp che crea più palle gol e impensierisce seriamente la difesa granata: prima Sansone al 13′, poi Obiang al 27′ dopodiché, al 41′, rompe il ghiaccio l’ex attaccante granata, con un potente sinistro che batte Padelli e si insacca a fil di palo. Prima dell’intervallo, c’è ancora il tempo per assistere all’ennesimo episodio della domenica destinato ad avere altri strascichi: Pozzi approfitta della respinta di Padelli sulla punizione di Palombo e gonfia la rete ma il direttore di gara annulla la realizzazione, avvenuta, a suo parere, dopo il fischio di fine primo tempo. Naturalmente, grandi la rabbia e le proteste della Samp per un gol che, molto probabilmente, avrebbe chiuso anzitempo il match. In ogni caso, Torino non brillante e poco presente in campo ma ben diverso nel secondo tempo: al 66′, su calcio d’angolo, Immobile sfrutta, con una “zampata”, la deviazione di Obiang e firma il pari. La rete dà coraggio alla squadra di Ventura che insiste e passa in vantaggio con Cerci dagli undici metri. Infine, quando sembra tutto finito, Glik, nel tentativo di anticipare Eder, commette un fallo dubbio in area di rigore e, ancora una volta dal dischetto, lo stesso brasiliano sigla il 2 a 2 finale.
Udinese 2 – 0 Cagliari (33′ Danilo, 53′ Di Natale)
I friulani si aggiudicano un match non entusiasmante con una rete per tempo e salgono a quota 10 punti, mentre per gli uomini di Lopez si tratta della seconda sconfitta stagionale. Partita soporifera al Friuli, dove la prima emozione è sarda, firmata Murru al 3′: il tiro-cross del terzino cagliaritano si stampa sulla traversa. Questo è uno dei pochi episodi di un primo tempo avaro di occasioni e che stenta a decollare. L’Udinese esce fuori alla distanza e, pur senza convincere molto, accarezzato il vantaggio con Lazzari, lo trova due minuti dopo, al 33′, con Danilo, al termine di un batti e ribatti in area di rigore. Stesso copione nel secondo tempo ma la squadra di Guidolin evita le sofferenze causate da un eventuale forcing finale sardo e va subito a segno, facendo calare il sipario con una punizione magistrale del solito Totò Di Natale. Da segnalare, solo più un’altra chance per il capitano bianconero, che, in contropiede, grazia il Cagliari, e una chance capitata a Ibarbo, per il gol della bandiera, ma sventata dall’estremo difensore dell’Udinese.