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Serpi in seno…

Creato il 20 gennaio 2011 da Unosidistraealbivio

Com’era prevedibile oggi 20 gennaio 2011, a due giorni dalla scadenza dell’autorizzazione regionale, la Clean Energy ha tentato di dare inizio ai lavori, piantando i picchetti per la recinzione della zona.

Un gruppo di manifestanti, per la maggior parte abitanti della zona, sono riusciti, nell’arco della giornata, a bloccare il tutto e hanno rimosso i paletti già piantati.

La cosa grave è che la suddetta ditta è di Grassano, ovvero la CENTRO COSTRUZIONI S.a.s.

In pratica stiamo assistendo ad un paradosso: cittadini che vanno contro il proprio territorio e contro i loro stessi concittadini,  evidentemente solo per puro interesse economico.

Abbiamo motivo di affermare che non sono state rispettate le procedure legislative per poter cominciare a costruire, ma questo sarà stabilito nelle sedi opportune a seguito di una denuncia alle forze dell’ordine da parte del comitato.

Questa la cronaca in diretta della mattinata di uno dei rappresentanti del comitato lì presenti Vincenzo Ritunnano:

“questa mattina mi son svegliato ed ho trovato l’invasor ….” mi è venuto da pensare quando dal bivio di Tricarico mi è arrivato un sms che chiamava alla mobilitazione contro l’inizio dei lavori per la costruzione della centrale a biomasse. Sono arrivato al terreno della Clean Energy che i mezzi e gli operai (di una ditta di Grassano) erano già al lavoro e piantavano pali di ferro lungo i confini del terreno. C’erano però anche molti del comitato e molti abitanti del bivio; superata la prima agitazione abbiamo deciso di chiamare carabinieri, vigili e amministrazione di Tricarico per bloccare l’abuso in atto; abbiamo denunciato il fatto che si stavano compiendo lavori in spregio alle norme di legge ed alle stesse autorizzazioni rilasciate da Regione e Comune (ricordiamo che il sito in questione ci risulta essere tutt’ora un’area a destinazione agricola). Di lì a qualche ora è arrivata la comunicazione dell’amministrazione comunale di Tricarico in base alla quale sono stati sospesi i lavori. Nel frattempo abbiamo gridato al direttore dei lavori – il quale candidamente ci dichiarava che sì, loro sono a posto con le carte e che hanno tutta l’intenzione di procedere a costruire la centrale – che noi la centrale non la vogliamo e che non basteranno le loro carte truccate per farci cambiare idea. A mezzogiorno il direttore dei lavori era costretto ad andar via – sebbene avesse tutte le intenzioni di riprovarci – e noi torniamo a casa sapendo che una prima battaglia è vinta ma la guerra è più che mai aperta. Sabato ci vediamo tutti a Grassano alle 1 7 presso la ragioneria, all’assemblea convocata dal Comitato “Uno si distrae al bivio” – per ragionare sul che fare, più che mai convinti di essere dalla parte della ragione.
dal bivio di Tricarico Grassano, 20 gennaio 2.0.1.1.

 

In pomeriggio c’è stato un nuovo arrogante tentativo di continuare i lavori, finchè i manifestanti sono riusciti a vanificare il loro intervento azzerando il lavoro fatto fino a quel momento. La situazione rimane molto tesa, la ditta che ha cominciato i lavori non ha intenzione di retrocedere.

Abbiamo bisogno di quanta più gente possibile  per organizzare un presidio di opposizione permanente nella zona, per impedire con ogni mezzo a nostra disposizione questo scempio.

Dove sono i politici? dove sono i partiti e le istituzioni? Probabilmente ad occuparsi di altre faccende, ma sicuramente non sono al nostro fianco a difendere la loro terra.

Per questo abbiamo bisogno di tutti voi, perchè solo insieme possiamo bloccare chi vuole usurpare le nostre terre e rovinarci la vita senza porsi alcuno scrupolo etico e civile.


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