Servizio pubblico – rosso di sera! (da Firenze)
Creato il 19 giugno 2015 da Funicelli
Può piacere o meno, Michele Santoro.
Ma è uno dei (pochi) giornailsti che ci ha sempre messo la sua
faccia. Uno di quei giornalisti che c'era, c'è e che probabilmente
ci sarà ancora.
Anche se non con questa versione di
Servizio pubblico.
C'era ai tempi di Falcone, quando la
mafia uccideva Libero Grassi.
C'era ai tempi del processo a Dell'Utri
per mafia.
Dopo l'editto bulgaro non c'è stato,
per un lungo periodo.
È tornato in Rai grazie ad una
sentenza di un giudice, non perché la Rai (dei partiti, non solo di
Berlusconi) lo rivolesse.
Con Annozero prima e Servizio pubblico
poi si è occupato di corruzione, evasione, del traballante governo
Prodi bis, del ritorno del caimano.
Degli scandali della ricostruzione
dell'Aquila, del caso D'Addario, della trattativa stato mafia, degli
immigrati sfruttati e schiavizzati, dell'emergenza rifiuti in
Campania, delle periferie italiane che si stavano trasformando in una
bomba sociale ..
Santoro (e Travaglio e Vauro e gli
altri giornalisti) sono stati accusati di fare sciacallaggio, di fare
audience sulle disgrazie, di fare cattivo giornalismo, di spiare dal
buco della serratura la vita dei politici. Sapete parlare solo di
scandali, ruberie, mazzette ..
Chi si indignava era tacciato di
antipolitica.
Berlusconi? Ma è morto e l'avete fatto
risorgere.
La storia ha dato ragione a questi
giornalisti.
Quando voi ipocriti ve ne renderete
conto (se avrete l'onestà intellettuale), sarà troppo tardi.
Ieri sera, la puntata speciale, “Rosso
di sera”, con tanti ospiti: giornalisti, cantanti, attori .
La copertina:
Veramente pensate che io sia un
tribuno? Sono solo un corpo usato come macchina da scrivere, che va
inscena con quello che pensa. Prima di me c'è stato Zavoli, poi la
mia banda, la piazza che ha frantumato lo schermo con le sue verità.
In tanti ci hanno imitati, perché non si imita l'anima: noi siamo
Libero Grassi, noi siamo quelli chiamati servi di Milosevic, lasciato
soli su quel ponte. Noi siamo Buscetta, Spatuzza, D'Addario. Quella
che chiedeva come fate a governarvi da uno che si circonda da
prostitute.
Noi siamo i referendum per dare ai
cittadini il potere di scegliere i politici, quello dell'acqua.
Il referendum che fu un terremoto e il
PD non cambiò niente: quel Pd se ne fregava degli immigrati usati
come schiavi, a Rosarno ma anche nelle grandi organizzazioni di
Milano. Anche ad Expo hanno lavorato lavoratori immigrati.
Per vincere Bersani, non andò a
Servizio pubblico e perse.
Andò Berlusconi e chiesero di non
farlo parlare. Ma noi siamo una macchina da scrivere.
Il censore chiedevaa noi il diritto di
parola: il censore ha perso, significa che era già finito.
Invece i giornali dissero che B. aveva
vinto. Solo perché aveva spazzolato una sedia come segno di
disprezzo.
Ma penso che siamo un popolo di
coglioni, specie quelli che sono vicini a me.
La destra perde le elezioni, il PD e il
M5S hanno il 60%, possono fare tutte le leggi e rovesdciare il paese
… e invece ci dicono che B. ha vinto, grazie a noi.
Renzi non viene qui, preferisce Verdini
a Landini.
Renzi mi ha chiamato per farmi un in
bocca al lupo, ma glielo faccio io: in questa piazza poteva starci
lui, e allora faremo una prossima serata, a Pontassieve.
A noi 'o presepe non ce piace, a noi
piace il rosso!
Bertazzoni.
“La sinistra non ci rappresenta ..
Renzi? Un democristiano...”. A Firenze non tutti lo amano.
Gli 80 euro come Lauro che dava la
scarpa destra.
Renzi? So tutti uguali.. siamo italiani
purtroppo.
Mi fanno 'acare .. tutti sti privilegi
…
Renzi fa bene, cerca di cambiare le
cose (qualcuno lo apprezza).
Toni il barbiere: prima votava per chi
volevo, ora voto per Renzi.
La versione di E la chiamano estate di
Martino: “e la chiamano estate, questa estate senza soldi ..”.
“A Villa Torlonia il Duce pratica
ogni tipo di sport ..”
Travaglio
legge degli articoli di giornale, presi da Slurp.
“il rituale del selfie non è
stato negato a nessuno ...”
Il Renzulpop: comunque per la cronaca
Fantozzi non era in gita aziendale sulle Dolomiti.
De Angelis: come stanno le cose
nel governo?
Renzi ha dato le colpe agli altri, alla
sinistra, a quelli che sono andati in tv e non hanno spiegato. E ora
basta Renzi 2, che media (?) e via col Renzi 1.
Si riparte dall'uomo solo al comando, e
si riparte rottamando Marino.
Renzoni:
se andiamo avanti così si va a sbattere, senza una classe dirigente
vera si va allo sbando.
Ormai il PD viene percepito come il
partito di sistema e ai ballottaggi si coalizzano gli anti renzi.
Renzi ricorda Berlusconi quando perdeva
alle amministrative.
Renzi vuole degli yes man attorno:
l'aria a Palazzo chigi è irrespirabile, anche Guerra se ne è
andato.
Si parla di una terza retata di mafia
capitale con dentro parlamentari del PD.. sarà la fine?
L'insegnante Cocchi:
la sua idea di scuola e Costituzione.
Ogni anno ci sono 135mila cattedre
scoperte, servono insegnanti per gli immigrati, le assunzioni sono
necessarie. Smettila di fare il ragazzino capriccioso che si porta
via la palla se non si vota la sua legge. È un ricatto sulla pelle
dei precari della scuola.
Non barattiamo la scuola della
Costituzione con le assunzioni: la scuola non deve essere
differenziata, non deve dividere.
La tua scuola, Renzi, sarà quella
delle poche scuole di serie A, con insegnanti migliori coi
finanziamenti detassati dallo stato.
Il giochino di dividerci, di metterci
contro i genitori non ti è servito: abbiamo difeso la nostra
funzione sociale, che è la buona formazione per tutti.
Danilo 22 anni studente:
studiare sta diventando un costo, è una vergogna nel nostro paese.
La riforma non mette un euro per il diritto allo studio, la scuola
sta diventando una scuola per pochi, per chi se la può permettere.
Si deve dare a tutti le stesse
possibilità: oggi si dice che è formativo andare a scaricare
cassette, ma non è formazione. Non si deve andare a studiare in
aziende che inquinano.
La mia generazione vuole cambiare il
paese e la scuola: questa sta diventando una palestra di
competizione, non educa alla cittadiinanza.
Servirebbero investimenti veri, almeno
al 6% del PIL.
Vogliamo cambiare il modello del paese,
per non essere costretti ad andarcene.
Serena
e le licenziate del call center ex People care: 341
licenziate senza lavoro e dignità.
Dal 1 di giugno 341 donne, mamme mogli
e fidanzate sono a casa e ora stanno combattendo, presidiando il call
center, perché noi alla fine vinceremo!
Il lavoro ci serve, ci spetta.
Il lavoro ci è stato tolto perché, si
dice, costano. Ma è stato delocalizzato spostandolo in altri posti.
Tu stato devi fare le regole per farmi
lavorare qui in Italia: cosa si dice ai figli? Io me lo guadagno il
mio lavoro, perché mi piace, è gratificante.
Se la voce non è arrivato a qualcuno,
urleremo più forte.
Donne che prendono da 600 700 euro:
vlogliono guadagnare di più su di loro. E noi non ci stiamo!
Per vincere serve stare tutti assieme.
La storia della cooperativa Cesi:
fondata da muratori che votavano PCI.
La cooperativa sta fallendo: non sono
stati aiutati dal partito e dalla lega delle cooperative.
La cesi è stata usata per fare
speculazioni immobiliari: il buco da 970 ml di euro nasce da queste
società esterne.
Non avete vigilato, dice la lega delle
coop.
Sabrina Ferilli: sono di sinistra
perché penso che senza sinistra il paese vivrebbe peggio ..
Bianca
Berlinguer:
1978, il ricordo di quando papà
Enrico, dopo il rapimento e l'uccisione di Moro: il pericolo del
terrorismo, le lettere dalla prigionia di Moro strazianti, l'idea di
non accettare la trattativa.
Il padre si sentiva uguale al compagno
di base e viceversa: tutti sentivano di lavorare per un progetto
comune, che doveva migliorare la società.
Alberto Menichello, l'autista di Enrico
Berlinguer, poi caposcorta, accompagnò la sorella per due anni, dopo
la morte: era diventato uno di famiglia.
La parola d'ordine dei politici di
oggi, vincere: Berlinguer aveva un rapporto diverso con la vittoria e
la sconfitta. La vittoria l'auspicava, solo che diceva che si possono
anche attraversare momenti di successo e bisogna essere pronti ad
affrontarli.
Il rispetto per gli avversari, non
c'erano mai gli insulti, si combattevano ma si rispettavano.
Come Almirante che diede omaggio ad
Enrico, il giorno dei funerali.
Mafia capitale: erano tutti a
libro paga, i politici, destra e sinistra, pagati tramite le
fondazioni, tramite le cene elettorali. E le tangenti.
È la politica che funziona così, si
difende Buzzi.
Se parlo di Mineo cade il governo...
Sandro
Ruotolo: l'intervista che non si doveva fare con Carmine
Schiavone. Le scorie nucleari sepolte sotto terra.
“Sandro non insistere, altrimenti
fai la fine di Ilaria Alpi”.
Il tema dei servizi segreti, coi
casalesi: “di queste cose non è ancora arrivato il momento di
parlarne, rischiamo di saltare in aria tutti e due”.
Si stava parlando del presente e del
futuro, con Schiavone: aveva paura di toccare questi tasti.
La storia del casalesi si lega con la
terra dei fuochi, con una coop rossa di Modena che tratta coi
casalesi per lavorare in Campania, a Ischia.
Le minacce di Zagaria contro Ruotolo:
la forestale scava nella discarica indicata da Schiavone.
Scopre residui di lavorazioni
dall'edilizia, amianto, fanghi,rifiuti di ogni genere.
Sotto la Richard Ginori ci sarebbe la
più grande discarica industriale d'Europa: solventi chimici,
metalli, vernici.
Si parla di 30 ml di tonnellate di
rifiuti sotto la terra dei casalesi: lo stato ha trattato coi
casalesi durante l'emergenza dei rifiuti in Campania.
Questi rifiuti nascono dall'evasione
fiscale: questo sistema industriale è marcio, taglia e non mette a
bilancio i costi per lo smaltimento dei rifiuti.
L'intervento di Landini:
Maurizio Landini viene accolto dalla
piazza che ribolle e si lancia all’attacco delle idee di Renzi per
rilanciare l’occupazione: “L’impresa va ripensata
completamente. A diversi imprenditori ho detto: ‘Non si può essere
ricchi e scemi per più di due generazioni’”. Poi mette nel
mirino la Fiat: “Hanno cercato di cancellarci ma siamo il primo
sindacato in tutte le votazioni. I tedeschi vengono a comprare marchi
come Ducati e Lamborghini e fanno accordi con la FIOM: lì puoi
lavorare a tutte le ore che vuoi, ma il lavoratore è rispettato.
Alla Fiat questo non succede.
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