Bondage
Come spiega Wikipedia, con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indica un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, cappucci, bavagli o più in generale sull’impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire. È una pratica sado-maso diffusa tra gli umani in cerca di emozioni forti, di alternative fantasiose alla solita tiritera. In verità, tra gli umani c’è anche chi pensa: “Avercene della solita tiritera!”, ma questa è un’altra storia.
I re del bondage nel regno animale, come è intuibile, sono i ragni. Loro non hanno bisogno di manette o di funi per assicurare le loro partner al letto, tanto per dirne una, poiché la natura ha messo loro a disposizione sottilissimi fili di seta. Il fatto è che non li utilizzano per accrescere il piacere sessuale, ma per garantirsi la sopravvivenza e non diventare un saporito snack postcoitale, come accade ai poveri maschi delle mantidi religiose. Perché le femmine di ragno, dopo l’amore, non si limitano ad accendersi una sigaretta e a cercare le coccole. No, loro sono abituate a divorare il partner, che quindi per prevenire la brutta fine lega la femmina prima di accoppiarsi con lei. Potrebbe essere un’idea per quelle donne che subito dopo l’amore vedono il proprio uomo infilarsi le mutande e girarsi dall’altra parte o rivestirsi e andare a vedere la televisione in soggiorno. Se invece lo legassero potrebbero riuscire a trattenerlo e perché no? magari ci scapperebbe anche qualche affettuosità. Basta solo organizzarsi, ragazze!
Un’altra strategia adottata dai ragni per non farsi mangiare dopo il sesso è fingersi morti, avendo avuto cura di mettersi in bocca del cibo per la signora. Questa si avvicina con circospezione, si impossessa del cibo e lui, approfittando del momento favorevole, resuscita e la possiede mentre lei sgranocchia il diversivo. Non solo, ma così facendo il rapporto dura più a lungo, forse perché lei, a stomaco pieno è meglio disposta e il maschio riesce a fecondare un maggior numero di uova. Qui potete vedere coi vostri occhi quel che accade.
Così facendo il maschio si sentirà di sicuro un vero genio, un gran furbacchione, ma sono dell’idea che la femmina, vedendo lui immobile in un angolo penserà: “Di nuovo con questa pantomima! Ancora uno che per eccitarsi ha bisogno di prendermi alla sprovvista. Eppure la natura lo ha fornito di tutte quelle zampette: e usale no? Fatti venire qualcosa in mente, sii creativo! Non ci sono più i maschi di una volta!” E come sempre, alla fine, tristemente si concederà, ma ogni volta con un pizzico di delusione in più.