Ho conosciuto Federico da Heineken, dove lavora come responsabile della formazione – leggi spillatura – in occasione di Io spillo. Un’esperienza molto positiva anche grazie a lui: dovevamo girare dei video e con il suo spirito livornese ci ha messo lo zampino movimentando il tutto e facendoci fare grasse risate.
Questo è quello che mi viene in mente quando penso a lui, ovvero una persona di grande simpatia, dotata di un senso dell’umorismo tipico della sua zona d’origine, la Toscana. Sanguigno, vivace, a volte un tantino volgare… Ma ci sta, perché i toscani son così ed è quello che ci si aspetta da llloro
Quando mi ha invitato alla presentazione del suo libro, dedicato a birra e kamasutra, non mi sono ne stupita ne scandalizzata quindi, ma sono invece rimasta nuovamente colpita positivamente dal ragionamento non così scontato che ci sta dietro. Lo lascio ben descrivere alla prefazione di Maurizio Maestrelli.
“… Ho afferrato il valore nascosto del libro di Federico. È un grido di rivolta. La rivolta contro gli shakera tori motuum perpetuum del taglio bordolese, contro chi scrive libri di ricette che ti spiegano anche come fare un uovo sodo, contro i teorici dell’abbinamento con l’acqua minerale e, ancora, contro le massaie in televisione e contro i critici gastronomici che bofonchiano costantemente, contro i reality dove si tirano piatti e si sputa il cibo e contro gli articoli di giornale che in nome del “siamo tutti gourmet” ti raccontano anche quali erano i cibi preferiti da Gesù Cristo (ricette incluse caso mai decidesse di fare un’improvvisata a casa vostra)”.
Tra una birra e un piatto di pasta, chiedo a Federico quando sia nata l’idea del libro.
“4 anni fa, sotto l’ombrellone al mare”, mi spiega. “Volevo fare una cosa dissacrante. Sulla birra sapevo già tutto sul sesso ho pensato a qualcosa di divertente da livornese. Niente di rilevante letterariamente. Ho pensato a cosa si provava assaggiando le due cose. Ho ideato così classificazioni sensoriali del sesso, parallele a quelle che si hanno per la birra. Quando degusti razionalizzi un’esperienza sensoriale, perché pensi a cosa ti da quel sapore. La degustazione deve essere molto emotiva e deve essere “nuda”, cioè devi partire senza preconcetti per poterla gustare appieno”.
Tua moglie che ne ha detto? “Ma te stai male!”
Poi però lo ha sostenuto.
Perché acquistarlo? Per fare nuove esperienze sensoriali con leggerezza, ma non troppo.
Il libro Birra e Kamasutra di Federico Maria Liperini si trova in birrerie selezionate (ovviamente).
Potrete scoprirle seguendo la pagina Facebook https://www.facebook.com/birraekamasutra