Da pochi mesi è disponibile il farmaco contro l’eiaculazione precoce, annunciato da tempo. Sarà di aiuto per la disfunzione sessuale maschile più diffusa, che colpisce in Italia un adulto su cinque.
«Si chiama dapoxetina ed è un Ssri, ovvero un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina», spiega l’andrologo Vincenzo Mirone. «In pratica, un antidepressivo che agisce sulla serotonina, il neurotrasmettitore che svolge un ruolo anche nel processo dell’eiaculazione».
La dapoxetina allunga i tempi del piacere
L’efficacia del medicinale è stata dimostrata da una serie di ricerche scientifiche, tra le quali un ampio studio clinico condotto su oltre 1.100 uomini in 22 Paesi, pubblicato sulla rivista European Urology: i tempi di eiaculazione passano in media da meno di un minuto a tre minuti e oltre.
Gli effetti collaterali della dapoxetina? «Farmaco in genere ben tollerato, a volte può causare nausea, vertigini, diarrea e mal di testa, mentre non sembra provocare calo della libido come altre categorie di antidepressivi (sarebbe un paradosso, se lo causasse)», spiega Mirone.
Le compresse, da assumere da una a tre ore prima del rapporto, vanno sempre prescritte da urologo o andrologo dopo una diagnosi di eiaculazione precoce primaria (detta anche lifelong), cioè una disfunzione presente sin dalle prime esperienze sessuali e con tutte le partner, causata in genere da un difetto di funzionamento del sistema nervoso centrale che controlla il flesso eiaculatorio.
C’è anche una forma secondaria, o acquisita, del disturbo, tipica di un secondo momento della vita. Le cause? Risponde Mirone: «Ansia da prestazione, da risolvere con la psicoterapia, o un’origine organica, come ipertiroidismo e infiammazioni prostatiche: in genere, curando le patologie si torna a una vita sessuale normale».
Fonte Veloci a letto? Una pillola vi frena – OK La Salute.
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