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Il titolo è la cosa che per prima mi ha colpito, anche se non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina, ammetto con sincerità che spesso lo faccio o per meglio dire quando passo i miei pomeriggi in libreria cerco un titolo che mi colpisca e seguo le mie sensazioni. Fino ad ora devo dire che non sono mai rimasta delusa.
"Seta" si riferisce al mestiere del protagonista, Hervè Joncour, che è un commerciante francese di bachi da seta, ma anche alla "leggerezza" con cui vengono descritti gli avvenimenti, ma leggerezza non intesa come superficialità, ma come trasparenza dell'animo. Le emozioni, le sensazioni , gli sguardi, le paure del protagonista e di tutti gli altri personaggi, vengono infatti descritti con minuziosa empatia e enfatizzate realisticamente coinvolgendo molto il lettore.
Il tutto è ambientato nel 1860 e racconta dei viaggi intrapresi per lavoro dal protagonista in Giappone dove s'innamora dello sguardo di una ragazza giovane del luogo con cui realmente non vivrà mai una relazione, ma che per anni penserà, ritornando anche in Giappone a cercarla senza mai più trovarla, mentre la moglie Hèléne lo aspetta a casa, amandolo incondizionatamente fino alla morte prematura, che porta il protagonista a rendersi conto del vero amore perduto.
Un romanzo sulla sincerità e sulle emozioni, un romanzo sull'amore eterno e sulle sofferenze dell'anima, un romanzo sulla fedeltà e sul coraggio di resistere. Un libro da leggere ed amare, dove tramite gli occhi di Hervè possiamo dar voce ad alcuni dei nostri pensieri o dei nostri ricordi.
Nel 2007 il regista Francois Gèrard dal libro ha diretto un film omonimo che ha ricevuto grandi consensi mondiali e che ho anche visto, ma ho preferito di molto il libro.
BUONA LETTURA
LULU'
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