A volte capita. Arriva un libro, e passa davanti a quelli che stai leggendo. O a quelli che stavi per iniziare a leggere. È il caso di John Gardner, e del suo “Il mestiere dello scrittore”. L’introduzione è di Raymond Carver. La premessa di Davide Rondoni. Oltre 250 pagine che hanno tutta l’aria di essere maledettamente interessanti.
Ha un formato tascabile, e benché sia stato scritto nel 1983 (in Italia dal 1989), ha la freschezza delle cose buone, che non patiscono lo scorrere del tempo. L’editore è Marietti di Genova.
Una delle frasi estrapolate (a pagina 44):
Lo scrittore che ha più interesse per le parole che per la trama (…) sarà difficilmente in grado di creare un sogno vivido e ininterrotto
Sì, è vero. Come diceva anche Colette a Georges Simenon:
Troppa letteratura, la gente in metrò vuole storie non letteratura. Asciugare, tagliare.