In Massachussets sembra che i fan Celtici siano felici, in quanto sono già stati trovati altri 2 (gli ennesimi) soprannomi a O’Neal, ossia “The Big Shamrock (Il grande trifoglio, simbolo irlandese e conseguentemente Bostoniano) e The Big Leprachaun (letteralmente tradotto con un simpatico “La grande fata”). Mentre nella costa opposta, ad L.A., la gente sembra essere contrariata, quasi delusa. Infatti, nonostante i rumors su un possibile ritorno di Shaq in California fossero privi di concretezza, i Fans gialloviola non avevano perso la speranza di riabbracciare per l’ultima volta il loro ex beniamino, mentre adesso alcune fonti parlano addirittura di un dietro-front da parte della dirigenza Los Angelina circa il ritiro dello storico numero 34!
Adesso, anche io però mettendomi nei panni dei tifosi dei Lakers, non sarei stato un fiume di gioia dopo la scelta di O‘Neal, ma pensare addirittura di non ritirare la maglia ad un “Hall of famer” sicuro come lui è una cosa abbastanza esagerata.
Ora soffermiamoci brevemente sulla decisione di Shaq dal punto di vista tecnico.
Nelle ultime stagioni Shaq è apparso, come normale che sia, nettamente in calo fisicamente, ma pur sempre un abile centro all’interno di sistemi non proprio semplici come Cleveland e Phoenix. Ai Celtics mancava proprio uno come lui, capace di poter lottare, dimostare qualcosa di positivo sotto le plance (visto anche il grave infortunio occorso a Perkins durante le finals e l’operazione che lo terrà fuori dal campo ancora per parecchi mesi), e attirare raddoppi, e a mio modo di vedere Shaq sembra essere l’uomo giusto in casa Boston, se consideriamo che è stato firmato anche al minimo salariale (1.4 mln).
Se invece vogliamo dare un giudizio strettamente personale riguardo la decisione di Shaq, possiamo dire che passare da due franchigie storicamente rivali da sempre, che hanno sempre lottato tra di loro, sia stata una scelta alquanto discutibile e dal punto di vista etico, non proprio correttissima.