Questo proprio è incomprensibile… Se Lusignolo vincesse alla lotteria avrebbe altro da fare che “sparare ad un capriolo”! Non so voi, ma sono altri i desideri di chi diventa “ricco”, no? Eppure…
Lo slogan? “Paga un euro e puoi sparare al capriolo”
Accade in Trentino nella riserva comunale di caccia Ronzo Chienis, dal 23 al 25 marzo. Un modo come un altro per raccogliere fondi, dice l’organizzazione. Ma gli ecologisti protestano. Ne parla il Corriere:
«Vogliono rendere normale un’atrocità come la caccia. E come pretesto considerano un animale del bosco un oggetto come un altro», commenta Giusy Ferrari di Animalmente. Le fa eco su Facebook Anna Pilati del movimento «No alla caccia »: «Ormai l’animale è parificato ad un oggetto qualsiasi, come una bici o una tv». La notizia ha suscitato indignazione tra i lettori che si sfogano con parolacce e con frasi del tipo «io metterei in palio un cacciatore da dare in pasto agli orsi». Ma non tutto il fronte ambientalista è così radicale: «Caprioli, cervi, camosci fanno parte dei piani di abbattimento stabiliti per legge — getta acqua sul fuoco Luigi Casanova, trentino, portavoce dell’associazione ambientalista Mountain Wilderness — che vengano abbattuti da una persona o da un’altra poco importa».