La satira nasce come genere prettamente romano, e dunque risalente alle origini della nostra civiltà, è un dato innegabile. E’ correlata con l’aggettivo saturus e affonda le sue radici nella la satura lanx, una sorta di recipiente-contenitore, e adibito ai più svariati usi, che vuole alludere alla varietà dei temi proposti. D’altro canto, il termine viene connesso alle figure dei Satyri, esseri mitici famosi per il loro carattere burlesco e scurrile nell’ambito dei riti orgiastici legati al culto di Bacco.
Dunque, un genere mordace, sferzante che, per essere tale, deve colpire nel segno. Precisazione che calza a pennello per la trasmissione G’Day con Geppi Cucciari, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì prima del TG, alle 19.30 su La7. Ieri sera dopo l’annuncio: Gday, può cominciare! la conduttrice ha introdotto l’argomento della puntata: “Nuovo titolo onorifico assegnato al nostro premier, dopo cavaliere, ora è coatto, ne parleremo con il giornalista dagli occhi di ghiaccio, Marco Travaglio”.

Travaglio che non può non sorridere, e rispondere prontamente: ” Non sei una parlamentare quindi puoi essere incensurata” . “Allora mi darò da fare” e proseguendo nella presentazione dell’ospite, aggiunge, “47 anni, di professione bell’uomo, giornalista a tempo libero, ospite di Santoro e la trasmissione chiude, ospite di Luttazzi e al trasmissione chiude, purtroppo non è stato a Porta a porta…

Si ironizza anche sull’uso dei sondaggi e sul desiderio mai troppo espresso degli italiani di sfogarsi: nel programma c’è uno sfogatoio di sette secondi.
C’è un’atmosfera particolare in G’ Day anche quando presentano i risultati de La Grandomanda: Berlusconi dice che non andrà dai giudici perché non si fa prendere in giro. Secondo Lei non si fa prendere in giro oppure va in giro per non farsi prendere?





