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Si sta come soldati mentalmente disarmati, nel paese dei "bunga bunga"

Creato il 29 ottobre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
Leggendo un frammento tratto dall'antologia di Noam Chomsky, si evincono tratti importanti riguardo allo stato di cose nel quale siamo, nostro malgrado, costretti a fluttuare:
"[...] Il postulato democratico è che i media sono indipendenti ed hanno il compito di scoprire e di riferire la verità, non già di presentare il mondo come i potenti desiderano che venga percepito. [...]"
Postulato democratico che vede, oggi più che mai, una realtà che in Italia è orrendamente distorta.
La risoluzione di drammatici problemi, come quello che sta permeando la spazzatura in Campania, è affidata a messaggi televisivi e non a metodiche elaborazioni relative alla risoluzione del problema.
Il postulato è, tradizionalmente e per geometrica definizione, un qualcosa che nè deve nè può essere spiegato; senza la sua veridicità, convenzionalmente valida, tutta l'architrave del sistema perde ogni possibile senso.
Un esempio pratico? Riferendosi alla geometria, da tutti comunemente appresa sin dalla scuola dell'obbligo, si apprendono rigorose congetture geometriche: si tratta, tra gli altri, dei famosi Postulati di Euclide.
Non vanno dimostrati, anche perchè in nessun modo è possibile farlo.
Dal loro studio è possibile, però, costruire tutte le altre formule e dimostrazioni geometriche.
Un postulato è, da qualsiasi punto di vista la si guardi, trave portante di una consapevolezza umana. Allo stesso modo, per analogia, un postulato democratico deve saper essere architrave di democrazia.
In ugual misura un postulato democratico deve essere garantito sempre, senza eccezione alcuna.
Nei tempi contemporanei, è dato tristissimo, la realtà italiana vede crollare consapevolezze come questa, quasi come fossero castelli di sabbia asciutta sotto un torrido sole d'agosto.
Sulla possibilità di rappresentare il mondo come percezione voluta dai potenti, troppo è possibile scrivere: abbondano i casi di altra realtà, resa prepotentemente vera dalle televisioni e da quei mass-media, fulcro del postulato democratico secondo Chomsky.
In Italia, da tristissime statistiche, oltre l'80% della gente conosce l'andamento del mondo attraverso il mezzo televisivo. Internet è risorsa non accessibile per tutti, nè resa di migliore accessibilità da parte di potenti.
Vale quindi la pena di scrivere, con ridotto margine d'errore, che controllare la televisione equivale ad avere nelle mani il futuro di quel postulato democratico fondamentale ed indimostrabile, secondo Chomsky.
Siamo pieni di realtà parallele, aventi (forse?,nds) il solo scopo di mostrarci una strada apparentemente migliore, ma secoli luce distante dalla nostra.
Così emerge, senza troppa difficoltà, l'Italia che sa essere necrofila, l'Italia che fotografa ed organizza veri e propri pellegrinaggi verso il luogo del delitto di turno.
C'è l'Italia dei falsificati sentimenti e dei mistificati obiettivi di vita, prospettata dall'affabulatrice Mediaset e di troppi altri programmi, indegni di essere citati. C'è l'Italia delle mezze calzette e l'Italia delle starlette, secondo i cui canoni è dignitoso e produttivo vivere una vita nel sogno della propria chiappa da esibire in televisione.
Così facendo, così strutturando un sistema socio-mentale, si procurano moltissimi micro-traumi al postulato democratico di Chomsky.
La guerra contro la banalità trova, moltissimi di noi, a cervello scoperto.
Così combattendo, da mentalmente disarmati, ci si può ritrovare a credere nella demenza del Grande Fratello di turno, ad avere esclusiva fiducia nell'oroscopo mattutino e non nelle proprie potenzialità di raddrizzare una giornata nata male.
Rimanendo mentamente disarmati si perde capacità ed obiettività di giudizio, lasciando agire indisturbato uno psiconano autodefinitosi di buon cuore.
Dietro ad ogni scandalo, silenzio e picconate al postulato democratico capace di garantirci gli ultimi residui di libertà.
Il deterioramento del modus vivendi di questi ultimi anni costituisce un perfetto esempio di ingegneria sociale, in barba a tante teorie complottiste e falsificatrici.
Cambiando le condizioni al contorno del sistema Italia, l'equazione che meglio approssima l'indipendenza dell'italiano mediamente approssimato fornirà soluzioni diverse ed a proprio piacimento controllabili.
Per un mondo all'altezza di sogni e valori da ritrovare e riscoprire, la sola strada percorribile rimane la fuga dai tentativi di lobotomizzazione di massa, tra l'altro imposti.
Sullo sfondo, un bel "Bunga Bunga" incapace di fare scandalo non guasta mai.

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