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Siamo tutti sulla torre

Creato il 29 novembre 2010 da Pierotieni
Siamo tutti sulla torredi Raffaele Mantegazza
Sulla torre di via Imbonati  sta accadendo qualcosa di importante. Alcune persone chiedono di poter lavorare in regola, di uscire dalla clandestinità, di pagare le tasse e i contributi (in un paese nel quale l’evasione fiscale ammonta a € 3000.000.000.000), di uscire dalla maschera di clandestini e dall’orrenda associazione clandestino=delinquente che un Governo delirante ha tracciato per loro; chiedono tutto questo mettendo allo scoperto i loro corpi, veleggiando in bilico su una città come Milano, solidale e aperta all’altro molto più dei predatori che la amministrano. Chiedono tutto questo rischiando di persona, usando il corpo come strumento di lotta ma non per fare violenza agli altri, per colpire, per picchiare ma anzi esponendolo alla violenza del freddo e delle intemperie. E la risposta del Potere è chiara: sabato scorso  uno dei ragazzi è sceso dalla torre perché in precarie condizioni di salute e la Questura non ha pensato di fare altro che di denunciare il medico che gli ha prestato i primi soccorsi quasi salvandogli la vita. Ci sono due Italia: quella, sicuramente maggioritaria, della solidarietà e della carità, cristiana o meno, e quella minoritaria ma agguerrita, della chiusura e dell’inumanità (in un paese civile si prestano i soccorsi anche ai terroristi catturati mentre stanno per farsi esplodere); la seconda sa urlare, bestemmiare, sbraitare e minacciare (vedi questo blog). La prima sa usare le armi della fermezza non violenta e della ragione. E vincerà. Perchè la ragione  vince sempre su chi ha la forza ma non la coscienza e l’umanità

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