Maggio, si sa, è il mese mariano e quindi il mese della sposa per eccellenza. Quindi largo ai matrimoni e ai fidanzamenti e come quindi non cogliere l’occasione per parlare del simbolo per eccellenza di unione e di legame tra due persone come l’anello? Sicuramente rimandiamo ad altra sede per quanto riguarda carature e classificazioni gemmologiche e ci atteniamo, in questa sede, a parlare dell’anello e delle fogge anche più strane che riesce a rivestire. Un esempio? Provate a guardare questo di Mikky Eger e a capire come si indossa.
Un incrocio di 3 animali che si attorciglia intorno a tre dita per un effetto comunque di unità e continuità. Certamente nulla a che vedere con il classicismo delle linee degli anelli di Susana Teixeira che propone una creazione in filigrana d’argento interamente lavorata a mano e nelle misure esatte richieste dal cliente. Fascette e fiocchetti a dimostrazione che la semplicità, comunque, paga sempre.
Indubbiamente eccentrica la creazione di Laura Volpi che si basa su una struttura architettonica studiata in maniera precisa e matematica. Realizzata con la tecnica della cera persa con fusione in bronzo, i cui elementi sono collegati da fili di nylon che danno la sensazione di tensione ma con leggerezza, questa creazione basterà da sola a dare importanza e livello al vostro outfit.
Sempre in bronzo è l’anello creato da Sculptured colour nella persona di Kathrin Friedrich, che trae ispirazione dai viaggi e dalle diverse culture che incontra e in cui il design trova il suo sfogo naturale. Un anello che da solo indica la personalità di chi lo indossa, che vuole essere fuori dagli schemi ma riconosciuto come tale all’interno di uno spazio umano e sociale ben definito. Sta benissimo sia su una donna radical chic che su un’aristocratica dalle tendenze che virano fuori dai normali canoni estetici.
Ideati per gli uomini ma assolutamente fruibili anche dalle donne gli anelli di Macadamia che trovano nell’argento e in piccole lavorazioni come quadrifogli e teschi, smaltati e non, il giusto veicolo per trasmettere messaggi che arrivino all’interlocutore attento ai dettegli. Manifattura perfetta e incisiva, si tratta di quelle creazioni che una volta messe al dito, meglio se mignolo, difficilmente vi toglierete di dosso.
E infine, come non trattare gli anelli di Ramaya, eccentrici e spiritosi, realizzati con i quadranti di orologi rotti, obsoleti o inutilizzati, che trovano adesso una nuova vita, ma ricordando, a chi li indossa ma forse ancor di più a chi li regala, che il tempo passa, e non ce n’è troppo da perdere per prendere le decisioni importanti. E questo un anello lo sa bene!