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Signori si chiude

Creato il 06 dicembre 2012 da Lucia Navone @lucia_navone

Il Gruppo Aion Renewables (ex Kerself) annuncia il concordato preventivo per le controllate Helios Technology ed Ecoware

“Stress da quinto conto”così, Milano Finanza del 1 dicembre scorso, titolava l’articolo sulle vicissitudini finanziarie di Aion Renewables. Ma lo stress, che sia da quinto conto energia o meno, lo stanno vivendo ormai da quasi due anni i dipendenti di Helios Technology ed Ecoware, produttori di moduli fotovoltaici, entrambi controllati prima da Kerself e ora da Aion Renewables.

«Siamo veramente giunti al capolinea della produzione di pannelli fotovoltaici italiani», dicono al Mattino di Padova i lavoratori dell’azienda di Carmignano di Brenta, che hanno ormai perso ogni speranza di rilancio dell’azienda. «Quello che abbiamo vissuto sulla nostra pelle è stata la speculazione sul fotovoltaico da parte di pseudo-imprenditori e pseudo-manager, che per anni si sono riempiti la bocca di propositi, di progetti e di favole, per cercare di raggranellare più soldi possibile senza pensare affatto a uno sviluppo di questo settore. Ecco che adesso, quando è stato distrutta ogni speranza, iniziano a fiorire indagini che evidenziano la disonestà di chi ha sfruttato gli incentivi solo per ingrassare il portafoglio».

E ora, ecco arrivare il comunicato ufficiale che annuncia il ricorso al concordato preventivo per Helios Technology (quello di Ecoware era già stato annunciato in precedenza) e che mette la parola fine alla produzione di fotovoltaico in provincia di Padova. I lavoratori (circa un terzo della forza lavoro di Aion) potranno contare solo sulla cassa integrazione straordinaria per i prossimi dodici mesi.

Intanto, il management di Aion Renewables, guidato dall’ad Marco Giorgi, ha fatto sapere a Milano Finanza che, “è concentrato ad anticipare l’espansione estera rispetto a quanto previsto dal primo piano industriale: Est Europa, Sudamerica e Africa sono i mercati d’elezione. L’assegnazione di una gara in Sudan potrebbe portare altre importanti novità entro la fine dell’anno”.

Del resto, sappiamo che l’Italia è un paese troppo stressante per fare business ed era giusto tenere aperto finchè gli incentivi garantivano guadagni. Dopodichè, signori si chiude!


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