Simon Birch è un artista britannico, di origine armena, che attualmente risiede ad Hong Kong, Cina.
Anche se gran parte del suo lavoro è ed è stato di grandi dimensioni, dipinti ad olio figurativi, nel corso degli ultimi anni Birch si è avventurato in lavori cinematografici culminando con alcuni progetti particolarmente degni di nota: Azhanti High Lightning (2007, Nanyang Academy of Fine Arts, Singapore), This Brutal House (Aprile 2008, 10 Chancery Lane Gallery and Annex, Chai Wan) e 6.000 m² di installazione multimediale ‘HOPE & GLORY: A Conceptual Circus’ (aprile 2010, ArtisTree, Taikoo Place, Hong Kong), che rappresenta un nuovo livello di integrazione del Birch concettuale, materiale ed estetico. Questi grandi progetti multimediali includono film, dipinti, installazioni, sculture e performance all’interno di spazi appositi.
Birch è interessato a idee universali di transizione, il momento ambiguo tra un inizio e una fine, l’introvabile adesso e futuro, che inevitabilmente si schianta verso di noi. Per Birch queste idee si traducono più facilmente nella pittura ad olio, nel cinema, nelle installazioni, che si accoppiano con il mito, la storia, il circo e la fantascienza, connessione e disconnessione. Birch sceglie di esplorare questi temi in un ambienti avvolgenti come il teatro e lo spettacolo, in cui il processo di visione diventa un esperienza: travolgente e complessa, ma come spettacolo ed avventura comunque accessibili.
Fra le mostre più recenti ricordiamo le installazioni a mostre collettive come ‘Daydreaming with…’ (Haunch of Venison, London, 2010), Transformation’ (Tokyo Museum of Contemporary Art, 2010) e il prossimo grande progetto di installazione personale ‘Laughing with a Mouth Full of Blood’ (Hong Kong 2011).
Individualmente, e attraverso la sua fondazione (Fondazione Birch), Birch lavora e si impegna con l’istruzione, il pubblico, il governo, le istituzioni e il mondo delle imprese.
lavoro Birch è stato descritto e recensito in numerose pubblicazioni internazionali, tra cui Artforum, The Guardian, The International Herald Tribune, Time Out e il New York Times.
(fonte www.simon-birch.com)
Siti:
monkeymodified.blogspot.com
www.thebirchfoundation.com
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