Sine Requie, questo sconosciuto. Stiamo parlando di un gioco di ruolo (Dungeons & Dragons vi ricorda niente?) tutto italiano che ha spopolato due anni fa al Lucca Comics & Games e che ora è entrato a pieno titolo nell’olimpo dei migliori GdR nostrani.
Pronti a entrare nel mondo dell’horror?
Ma di cosa parla esattamente Sine Requie? Qual è l’ambientazione e il sistema di gioco che lo rendono così innovativo?
Innanzi tutto la trama: siamo nel 1957, la Germania ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, l’azione anti-semita ha avuto totale successo.
Il problema è che a un certo punto i morti non sono più rimasti freddi e stecchiti e hanno iniziato a risorgere. Un problemino non da poco.
In visione di questi fatti, la Germania ha dato vita al IV Reich (che è anche il nome dell’espansione) e ha totalmente chiuso i propri confini al mondo esterno, votandosi all’ingegneria genetica e lo studio dei morti (quando incontrerete un doberman a due teste sarà divertente).
La Russia, dal canto suo, si è frammentata in molte città stato sotterranee (espansioni Soviet e Vodzene) controllate da Z.A.R., un supercomputer che un sapore Orwelliano. La più soffocante tra le ambientazioni di Sine Requie, si farà incontro con le biomacchine e il comunismo perfetto. Nessuno infatti ha un nome: solo un numero.
L'imperatrice, uno degli Arcani Maggiori
L’Italia invece cade in un novello medioevo. I territori della penisola sono controllati dal Papa (espansione Sanctum Imperium) e nessuna tecnologia antecedente al 1940 è permessa. Le leggi sono fatte rispettare dai Templari armati di Expiator e dai monaci che grazie alla tortura e all’inquisizione ottengono tutto ciò che desiderano.
E il resto? Il resto sono le Terre Perdute (con espansione omonima), dove i cacciatori di morti la fanno da padrone e un sacco di orrori si nascondono nell’ombra.
Dell’America non si sa più nulla (o è libera dagli zombie oppure si è fatta saltare in aria con le atomiche) e nemmeno di Francia e Inghilterra… a voi coprire cosa può essere successo con le vostre ruolate.
Il sistema del gioco è innovativo, poiché non prevede l’uso dei dadi come un qualunque GdR a partire da D&D fino a Call of Ctulhu.
No.
In Sine Requie si usano I TAROCCHI. Gli arcani minori infatti determinano il successo delle azione (se voglio fare una foto e ho l’abilità correlata a 6 e la caratteristica mira a 4, devo fare metà abilità più la caratteristica. Quindi avremo (6:2) + 4 = 7. Qundi per determinare il successo devo pescare un arcano minore che vada da 1 a 7). L’asso indica il successo critico, mentre il fante l’insuccesso critico.
Gli Arcani Maggiori, forse più conosciuti, determinano invece i punti del pg in fase di creazione e possono essere usati, in base al significato, per gestire parecchie azioni.
Sembra difficile, ma vi assicuriamo che è molto più semplice del tradizionale sistema a dadi (d6, d20 o d100), essendo Sine Requie un gioco basato sull’interpretazione piuttosto che su il conteggio che da sempre è causa di contrasto tra il giocatore e il master (qui chiamato Cartomante).
L’ambientazione horror è estremamente suggestiva… a meno che voi non facciate parte della compagine di Scrittevolmente, che è stata in grado da trasformare in un B-Movie la propria avventura! (cosa ti aspettavi da una campagna con dentro me? NdArussil)