Il progetto Durian prende vita nel maggio del 2009, grazie al produttore Ton Roosendaal, che assieme ad un gruppo ben scelto di cui faceva parte anche Colin Levy nelle vesti di regista, iniziarono a gettare le basi di questo progetto.
Gli obiettivi erano semplici: creare un prodotto, al meglio delle loro possibilità, per poter mostrare a tutti le qualità di Blender, una suite per la creazione di ambienti 3D open source.
Così, dopo aver raccolto i primi fondi (quasi 1000 furono i donatori) si misero al lavoro, ovviamente dopo aver creato la prima storyboard.
Le ricerche dei migliori artisti che potessero prendere parte al progetto partirono nel luglio di quell’anno, un annuncio a cui risposero più di 150, fra addetti ai lavori e nuove leve dell’animazione. Alla fine, dopo varie scremature, il gruppo contava 6 artisti e 2 impresari. Ma le incognite sul budget, ancora molto fumoso, e le possibilità che realisticamente il gruppo immaginava di avere, li convinse a dover terminare il progetto in non più di sette mesi.
Sette mesi per un cortometraggio di appena otto minuti…
La prima delle svolte avvenne nel novembre dello stesso anno, mese in cui la Netherland Films Fund stanzia un cospicuo sponsor a favore del progetto. Un bel salto nel loro budget che gli permette di assumere altri due artisti e di poter allungare i tempi di lavorazione a 10 mesi.
Il progetto “Sintel” era partito…
Ma il problema era riuscire a ridurre lo script affinché rientrasse negli otto minuti. Così venne in loro soccorso Colin, che ripreso in mano lo storyboard originale pensò di risolvere il problema tagliando una parte di storia e adattandola al cortometraggio sottoforma di flashback.
La cosa funzionò, anche se non bastò a rimanere nei tempi prestabiliti e il filmato raggiunse la durata di quasi 12 minuti.
Nel 2010, quasi agli sgoccioli dei tempi prefissati, qualcosa si muove nell’ambiente e la Amsterdam Cinegrid stanzia una cospicua somma in favore del progetto Sintel, permettendo così l’aumento di altre 5 unità nel gruppo lavorativo e di un nuovo impresario.
Tutto andava bene, quasi fin troppo, e grazie alle 14 persone che lavoravano a tempo pieno, il 18 di luglio di quell’anno Sintel venne terminato e proiettato negli Studio K di Amsterdam.
Il film, alla fine delle lavorazioni, aveva raggiunto la durata di 14 minuti e 48 secondi.
Niente male!
Nel settembre dello stesso anno viene premiato al Netherland Film Festival, come miglior progetto.
Tutto questo per dirvi quanto lavoro, quanta passione possa esserci dietro un cortometraggio di poco meno di 15 minuti. Anni di lavoro, sudore, fatiche, paure e soddisfazioni, che ora voi potete ammirare gratuitamente.
Eh sì, perché Sintel è stato creato sotto licenze Creative Commons, che ne permettono la divulgazione e la distribuzione, basta dichiarare la paternità originale del progetto al Durian Team.
E questo credo di averlo ampiamente fatto, non credete?
Che altro dire? La storia è questa, se volete potete approfondire ai link che troverete qui sotto. Ma la cosa più importante, quella che probabilmente state aspettando, è il corto.
Da vedere, da gustare, senza mezzi termini.
Perché quando c’è passione si vede, ormai dovreste averlo capito.