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Sir Lancillotto del Lago: un cavaliere a servizio d'amore

Creato il 13 maggio 2014 da Lucia Savoia
Sir Lancillotto del Lago: un cavaliere a servizio d'amoreSir Lancillotto del Lago è senza dubbio il più noto dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Così forte ed abile da superare chiunque altro in prodezza e nobili azioni, il bel cavaliere ha da sempre rappresentato uno dei  personaggi più affascinanti della Materia di Britannia la quale può dirsi, a buon ragione, non ancora conclusa. Il suo amore illecito e tragico per Ginevra, moglie del sovrano Artù, portò alla rovina del regno di Camelot e fu uno dei simboli dell’amor cortese medievale. Proprio quei tratti tipici del Fin amor, come il “servizio d’amore” e le prove necessarie per elevare se stesso agli occhi della donna, trovarono sviluppo congeniale in quell’intreccio inestricabile di storia e leggenda che fu l’amore fra Lancillotto e Ginevra.
Tuttavia, benché Lancillotto sia uno dei personaggi più celebri del ciclo arturiano, egli non appare nella leggenda originaria. Il nobile cavaliere non è menzionato da Goffredo di Monmouth nella sua Historia Regum Britanniae da cui deriva buon parte della Materia di Britannia né ne fa parola Maistre Wace nel Roman de Brut. Fu solo nel XII secolo che Chrétien de Troyes ne fece il protagonista del suo più celebre romanzo dedicato al mondo di Camelot; Lancelot ou le Chevalier de la charrette. Qui egli appare per la prima volta come miglior cavaliere della corte e amante della regina, un tema fondamentale per le successive caratterizzazioni del personaggio. La storia si sviluppa principalmente attorno al salvataggio di Ginevra dal castello di Malagant situato in un luogo misterioso e magico. Tra i cavalieri che inseguono la regina per salvarla c’è proprio lui, Lancillotto innamorato e devoto, che per liberare l’amata affronta prove difficili e pericolose ma anche umilianti; salirà infatti sulla carretta dei condannati a morte disonorandosi, dimostrando però come l’Amore debba essere assoluta dedizione.
Sir Lancillotto del Lago: un cavaliere a servizio d'amoreMa chi era sir Lancillotto del Lago?  Figlio di Re Ban di Benoic e della regina Elaine, che morirono improvvisamente combattendo una rivolta, Lancillotto, ancora bambino, fu rapito dalla misteriosa Dama del Lago, che lo condusse nel suo regno. A soli quindici anni, il giovane chiese e ottenne di abbandonare il regno del Lago per recarsi alla corte di Re Artù ed essere nominato cavaliere. Da qui in poi le avventure di Lancillotto differiscono nelle diverse fonti. Nelle  versioni in prosa si insiste molto sul tema dell'amore adulterino fra Lancillotto e Ginevra,  riproponendo fedelmente i fatti raccontati da Chrétien de Troyes. Dopo il salvataggio della regina dal castello di Malagant, mentre la passione fra lui e Ginevra si sviluppa, Lancillotto viene sedotto dalla figlia del Re Pescatore e con lei concepisce Ghalaad, destinato a vincere il Graal. La gelosia di Ginevra però lo rende folle e lo conduce ad un esilio volontario. Durante la lontananza dalla corte prende parte, invano, alla ricerca del Graal. Il suo amore mai estinto per Ginevra viene rivelato ad Artù e Lancillotto, sorpreso insieme alla regina sarà costretto a fuggire mentre la sua amata viene condannata al rogo. Mentre le fiamme si innalzano verso il gracile corpo di Ginevra, Lancillotto assalta la corte con i suoi soldati, riesce a trarre in salvo la giovane  ingaggiando però una battaglia con re Artù e molti dei cavalieri che avevano visto in lui una guida solenne. Gli scontri fra il sovrano e Lancillotto mineranno in modo fatale l’equilibrio del regno di Camelot che sarà definitivamente annientato dal tragico tradimento di Mordred, figlio incestuoso di Morgana e Artù.
Sir Lancillotto del Lago: un cavaliere a servizio d'amoreL’immagine di Lancillotto entrata nell’immaginario collettivo è fortemente legata a caratteri di bellezza e prestanza fisica. Giovane e carismatico al contrario di Artù, il cavaliere incarna perfettamente l’immagine di uomo la cui forza affonda le sue radici nell’amore per la donna. Con il passare del tempo, diversi autori hanno voluto dipingere un ritratto di Lancillotto di segno diametralmente opposto o perlomeno lontano dalla tradizione: Marion Zimmer Bradley, autrice del bellissimo Le nebbie di Avalon ispirato alla Materia di Britannia, tratteggia infatti un cavaliere dall’orientamento sessuale ambiguo mentre Bernard Cornwell ci parla di Lancillotto come di un personaggio estremamente vanesio e negativo.
Com’è evidente siamo decisamente lontani dall’orizzonte poetico di Chrétien de Troyes. Ma, benchè vetusta ed irreale, l’interpretazione del poeta provenzale seppe offrirci  l’immagine più intensa di quell’amor cortese che tanto piacque ai grandi poeti, compreso Dante“Noi leggevamo un giorno per diletto/ di Lancillotto come amor lo strinse…”Articolo originale di Sentieri letterari. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.

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