di Giacomo Dolzani
Il vice-ministro degli Esteri russo, Ghennadi Gatilov, ha inviato un twitter per difendere Bashar al-Assad dagli ormai quotidiani attacchi provenienti da oltreoceano.
L’esponente del governo di Mosca ha infatti accusato tramite il social network la “retorica bellicosa” di alcuni paesi, implicito riferimento a Stati Uniti e Gran Bretagna, opposta a qualsiasi apertura positiva del presidente siriano verso la comunità internazionale.
Nel messaggio di Gatilov si legge infatti: “È allarmante che ogni passo costruttivo del governo sia immediatamente seguito dalla retorica bellicosa di quelli che non sono chiaramente interessati ad una soluzione pacifica del conflitto”; viene infatti messa sotto accusa l’aggressività dei governi occidentali che, anche di fronte alla disponibilità di al-Assad a consentire agli ispettori inviati dalle Nazioni Unite di eseguire sopralluoghi nelle aree dei presunti attacchi eseguiti con armi chimiche, non smettono di minacciare azioni militari contro Damasco.
Secondo il presidente statunitense Barak Obama l’autorizzazione del governo siriano è stata rilasciata troppo tardi per essere credibile, secondo i comunicati emanati da Washington infatti le autorità del regime avrebbero già avuto il tempo per ripulire tutte le prove di un attacco chimico.
Nonostante questo gli ispettori Onu si starebbero comunque recando sul posto, ma ogni risultato dell’indagine molto probabilmente non muterà la posizione degli Usa e dei suoi alleati, decisi a rovesciare a tutti i costi uno dei pochi governi vicini a Mosca ancora presenti nell’area mediorientale, privando inoltre quest’ultima dei suoi ultimi attracchi militari nel Mediterraneo.
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