Va in pensione la SitAl, società per lo sviluppo della logistica e del tessuto industriale alessandrino. Lo aveva chiesto ieri il Partito Democratico non usando mezzi termini (“società inutile”), lo ribadiscono oggi i capi della maggioranza in consiglio comunale. In pratica, tutti sono d’accordo a smantellare la società per azioni che ”ha perso negli anni la propria mission, per motivazioni connesse all’andamento congiunturale del mercato”.
In principio (giunta Scagni) fu PLA – Parco Logistico – ma non se ne fece niente a Cantalupo. Poi divenne SitAl, “regno” di Giancarlo Dallerba che intese la promozione del territorio in senso lato ed internazionale, cercando di convincere industriali ad insediarsi sul territorio alessandrino attraverso la cultura, le mostre, la Biennale di foto.
Ma neppure gemellandosi con gli operosi cinesi la piattaforma logistica è partita dopo quasi cinque anni di tentativi. Colpa del mercato stagnante, fu la risposta. Anche il tentativo di creare un retroporto per Genova è naufragato. Neppure l’imperatore Fabrizio Palenzona ci è riuscito, abbandonando la nave e una delle sue presidenze.
“Si potrà dare inizio al nuovo percorso per lo sviluppo del marketing territoriale”, dicono dal Comune i capigruppo. Strano che l’assessore con delega proprio al MT, Gian Paolo Olivieri, si sia espresso pochissimo in merito al marketing della città. In realtà è già difficile trovare una sua dichiarazione sui giornali, in generale.
Priano, Maconi, Sarti e Piccolo (i magnifici quattro della maggioranza) concludono fiduciosi: “Riteniamo fondamentale, per questo, la creazione di nuovi strumenti per la promozione del nostro territorio, integrati in un quadro completo ed organizzato, come, per esempio, previsto da una mozione, collegata al Bilancio, presentata in Consiglio”.