Sono cliente sky da quasi tre anni, da quando cioè io l'Amoremio siamo andati a vivere insieme. E sì che io ero scettica, sia sul fatto di avere una televisione diversa da quell pubblica (A che serve? Tanto non ci siamo mai a casa!) e tanto più sull'idea per me malsana di HD (Bella scemata, sì!).
Eppure mi sono lasciata convincere ed a distanza di tutto questo tempo... che dire? La tv pubblica, per mia estrema fortuna, non so cosa sia. Ed è un peccato, perché tutti dovrebbero potersi godere i programmi di Sky, anche chi non si può permettere l'abbonamento.
Informazione, intrattenimento, sport, cinema.
Insomma, mi sono ricreduta dando ragione all'Amoremio, ma voi non diteglielo.
Come tutti gli anni, è arrivata la campagna estiva Sky, ironica e divertente e che permette non solo di conoscere la nuova offerta Sky, ma anche di ammirare i campioni dello sport in una veste diversa. Ed in questa nuova campagna ci sono proprio tutti: dai Totti e Pirlo, a Gerard Piquè e Eto'o per il calcio, passando per Federica Pellegrini e Danilo Gallinari.
E poi lui, Martin Castrogiovanni: non è un mito nella Parabola del Campanile, in tunica e ciabatte?
Ma siamo in Italia, non dimentichiamolo. Non solo, siamo in Italia in un periodo molto buio della nostra storia, un momento molto medievale, fatto di ombre. Accade così che un povero piccolo spot, irriverente e sarcastico forse, ma non offensivo, si ritrovi da un giorno all'altro nell'occhio del ciclone.
Per che cosa? Ma per aver violato l'assioma tutto italiano Gioca coi fanti, ma lascia stare i santi. Così l'Avvenire trova lo spot un "esercizio spericolato che turba e ferisce".
Urca.
Mah, che posso dire?
Io non mi sono sentita né turbata né offesa dal vedere Federica Pellegrini smuovere le acque di una piscina vuota in costume olimpionico. E nemmeno Eto'o nel miracolo del fermo immagine (sempre santo sia l'inventore di MySky, la più grande invenzione dopo la lampadina!) ha molestato i miei sogni.
Anche un bambino capirebbe il significato di questi spot: gli idoli delle masse oggi sono gli sportivi, venerati e ammirati, visti come privilegiati capaci di tutto.
Ma l'ironia, signori vescovi, no eh?
Trovo che siano ben altre le campagne fastidiose: quelle che inneggiano all'anoressia, ad esempio.
Che propongono vette economiche irraggiungibili.
Che espongono chiappe poco più che maggiorenni per vendere profumi ed orologi.
Quelle vanno bene, signori vescovi?