> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="200" width="600" alt="SM50: Un momento nel tempo >> LoSpazioBianco" class="aligncenter" />
Sempre Joe Quesada in Un momento nel tempo (in originale One Moment in Time) ci rivela cosa ha impedito il matrimonio dell’Uomo Ragno e, da lì, la nuova timeline di eventi scaturiti da quell’evento.
In questa storia Quesada realizza un particolarissimo metafumetto: nell’alternarsi dei momenti nel presente (disegnati da Quesada stesso) in cui Peter Parker e Mary Jane Watson discutono di cosa li ha portati a lasciarsi, con i flashback nel passato, vengono utilizzate intere tavole prese da storie passate del’Uomo Ragno costruendoci una storia completamente nuova, integrandole nei momenti divergenti dalla vecchia trama da nuove pagine disegnate per l’occasione dal bravissimo Paolo Rivera.
Qui scopriamo che il momento divergente, il sasso nello stagno lanciato da Mephisto per impedire il matrimonio e rendere di nuovo segreta la doppia identità di Peter Parker è il mancato arresto di un uomo, tale Eddie Muerte (sic!): nella storia originale una comparsa, uno sgherro di Elektro subito messo fuori combattimento da Spidey, ma qui motore di eventi terribili per Peter.
Fatto arrestare dall’Uomo Ragno poco tempo prima del suddetto matrimonio, viene fatto fuggire da Mephisto [2] (mai comparso esplicitamente nella storia, ma solo suggerito): deciso a vendicarsi del poliziotto che ha compiuto l’arresto, compie un patto con un’organizzazione criminale, che lo aiuta a rintracciarlo in cambio dei suoi futuri servigi. Mentre cerca di uccidere il poliziotto, “casualmente” Peter è in zona e interviene, rimanendo ferito e svenuto per ore, lasciando Mary Jane Watson ad aspettarlo inutilmente davanti al Municipio, e con lei tutti i loro amici e parenti.
Diversi giorni dopo si riappacificano ma decidono di limitarsi a convivere assieme, senza sposarsi né avere figli.
Così la nuova Timeline, furbescamente, si sovrappone quasi in toto a quella vecchia, a parte l’evento divergente che impedisce il matrimonio e le conseguenze a breve termine sulla loro vita insieme.
Sono salve così le centinaia di storie post-matrimonio, che presumibilmente sono accadute esattamente come le ricordiamo, ad eccezione del fatto che Peter e Mary convivevano. Ciò è coerente con la motivazione espressa da Mephisto in One More Day per giustificare il suo interessamento al loro matrimonio, ovverosia il suo volere che il loro amore non fosse consacrato a Dio, ma nel contempo ne sottolinea la risibilità. È più probabile che il principe delle menzogne volesse “semplicemente” annullare la nascita in futuro della figlia di Petey [3] , magari perché sarebbe stata una potente forza del bene.
Apparentemente l’effetto farfalla si ripercuote “solo” sulla vita di Peter Parker, Mary Jane e dei loro amici e parenti, lasciando intaccato il resto del Marvel Universe, con buona pace dei fan, che si chiedevano angosciati se le storie di Spidey successive al matrimonio fossero ancora valide.
Infatti Brand New Day (come viene chiamato il lungo arco narrativo che mostra il nuovo status quo di Peter, in Italia da Spider-Man 489 a 564) inizialmente confuse non poco i fan dell’arrampicamuri: era ancora nei Nuovi Vendicatori? L’Uomo Ragno si era smascherato davvero durante Civil War? Cos’era ancora reale?
Queste e altre domande hanno ormai avuto risposta, ma il secondo flashback, che ci porta in tempi più recenti, ci chiarisce definitivamente la questione dello smascheramento.
Siamo durante la sopracitata Guerra Civile fra supereroi e nel momento più drammatico della vita di Peter Parker: la zia sta morendo per via di un proiettile che mai sarebbe stato esploso se non avesse incautamente rivelato la sua identità segreta! Anche qui, tutto sembra ripetersi esattamente come già accaduto; almeno, fino al momento in cui Peter avrebbe dovuto incontrare Mephisto [4] . Ovviamente, l’incontro tra i due non accade di nuovo (è comunque avvenuto in un “altroquando”, come direbbe Dylan Dog, e per Mephisto e il subconscio di Peter è accaduto eccome), e Peter se ne torna mesto in ospedale, per ritrovarsi poco dopo con la povera zia in arresto cardiaco.
Possiamo solo immaginare come Mephisto si sia divertito a dare a Peter il ruolo di miracoloso salvatore di sua zia May…
Happy ending per Peter, dunque? Certo che no: Eddie Muerte, il killer prezzolato che ha incrinato l’idillio fra lui e Mary Jane, irrompe di nuovo nella vita dell’Uomo Ragno per terminare quello che ha iniziato. L’organizzazione criminale che lo aiutò a trovare il poliziotto era al soldo di Kingpin il quale, dopo essere stato picchiato e umiliato da Peter [5] per aver assoldato il killer che ha quasi ucciso sua zia, decide di alzare la posta in gioco, ordinandogli l’esecuzione di tutti i parenti di Peter e Mary, a cominciare dalla zia di quest’ultima, Anna Watson.
Anna, sentiti dei rumori sospetti, telefona a Mary Jane, la quale incautamente va da sola a controllare che sia tutto a posto. Peter salva all’ultimo secondo Mary Jane da morte certa, ed è così che matura la sua decisione: tutti devono dimenticare chi è l’Uomo Ragno.
Come parzialmente anticipato anche dal crossover Faccia a faccia con i Fantastici Quattro [6] , vediamo in Un momento nel tempo che ciò fu ottenuto grazie a una vera e propria manipolazione mentale, che qui scopriamo ad opera del Dottor Strange (a cui Peter chiede aiuto) e dei suoi colleghi Illuminati, Reed Richards dei sopracitati F. Q. e Tony Stark alias Iron Man, all’epoca in cima al mondo, capo dello S.H.I.E.L.D. e di tutti i supereroi d’America e fonte principale dei guai di Peter, visto che fu proprio lui a convincerlo a smascherarsi!
Dopo un’accalorata discussione, i tre Illuminati concordano nell’aiutare assieme Peter Parker ad avere un’altra chance di una vita normale, tramite una pericolosissima commistione di scienza e magia.
Dopodiché Strange, assicuratosi che l’Uomo Ragno fosse assolutamente certo della sua scelta (e glissando sull’aiuto datogli da Reed e Tony) crea uno spazio protetto dove Peter sarebbe stato escluso dal lavaggio del cervello globale, in modo che fosse l’unico al mondo a ricordare la vicenda dello smascheramento e le sue infauste conseguenze.
Una volta che il tecno-incantesimo ha cancellato il ricordo della vera identità di Spider-Man dall’umanità e sue testimonianze nei media [8] , la scena si sposta nel motel dove si erano rifugiati Peter, Mary Jane e May, dove Quesada riutilizza le stesse tavole finali di One More Day (da lui disegnate) in cui Peter e Mary decidono se accettare il patto con Mephisto, ma applicandovi altri dialoghi coerenti con il nuovo status quo, ottenendo un effetto piuttosto straniante, certamente per sottolineare ancora una volta che il patto con il diavolo in questa nuova versione della linea temporale non è mai avvenuto.
Ed è qui probabilmente che il contorto piano di Mephisto giunge a compimento: gli ultimi accadimenti sono la goccia che fanno traboccare il vaso, e Mary Jane, seppur lacerata, lascia Peter definitivamente.
E infine torniamo al presente, dove Mary Jane sprona Peter ad andare avanti con la sua vita, a cercare la felicità senza di lei.
Peter Parker esce rinfrancato da questo chiarimento con Mary Jane, pronto finalmente a lasciarsi il passato alle spalle, ma visto dall’ottica del patto fatto con Mephisto, ai fan di lungo corso anche un finale così catartico non può che lasciare l’amaro in bocca…
Senza contare l’ipocrisia del Dottor Strange, che aveva in precedenza negato a Matt Murdock alias Devil il medesimo aiuto che ha poi offerto a Peter [12] quando, mesi e mesi prima della guerra civile fra supereroi, un giornale scandalistico aveva reso di pubblico dominio la sua doppia identità, costringendolo a vivere assediato dai giornalisti e rendendolo un facile bersaglio per i suoi nemici, che non si sono fatti certo pregare.
C’è da dire che già prima dell’inizio dell’eccellente ciclo di J. Michael Straczynski, l’idea del reset aleggiava sul povero Peter Parker, come scopriamo nelle pagine della posta dell’Uomo Ragno 339 dell’Aprile 2002, in una risposta di Max Brighel a un lettore: “Byrne & Mackie inizialmente avevano in mente tutt’altro e, per l’esattezza, una spiegazione in puro stile… Bobby Edwing/Dallas! Di recente, Byrne ha infatti rivelato che la sua idea era di condurre Peter sull’orlo del suicidio, dopo la morte di Mary Jane. Giunto sul ponte di Brooklyn (o sul George Washington), il nostro eroe avrebbe offerto la sua anima in cambio di un ritorno a tempi più semplici, ovverosia quelli del liceo. Magicamente, nel numero successivo, Peter sarebbe stato ancora un liceale con tutti gli amici e i nemici dell’epoca, però… nel XXI secolo! Dopo alcuni numeri, tuttavia, avrebbe scoperto che qualcosa non andava e, tornato sul ponte, avrebbe trovato ad aspettarlo il Modellatore di Mondi. Il capriccioso semidio lo avrebbe così informato che ormai quella era la sua nuova realtà, e che non sarebbe mai più potuto tornare indietro; pian piano, Peter avrebbe anche scordato la sua vita precedente… Questa soluzione però fu giudicata troppo “cosmica per un personaggio urbano come l’Uomo Ragno”, così Byrne & Mackie decisero di riutilizzarne ampiamente l’idea di fondo per la saga Il mondo perfetto.
Purtroppo, nonostante la cura Straczynski, l’idea è riemersa e, seppur meno traumatizzante rispetto al reset totale che si era prospettato in precedenza, ha danneggiato enormemente la percezione che si ha di Spider-Man: se nelle intenzioni di Byrne & Mackie, Peter doveva essere in balìa di eventi su cui non poteva esercitare alcun controllo [13] , Quesada gli ha invece fatto fare un patto che ha compromesso i valori fondanti del personaggio [14] , quel “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” che è da sempre la pietra angolare di ogni scelta di Peter. Certo, ovviamente Quesada conta sul ricambio generazionale, ai futuri lettori probabilmente non importerà nulla del precedente status quo, anche perché non verrà più citato nelle storie; ma come sempre saranno i dati di vendita a decretare o meno la continuazione di questo stato di cose, e d’altronde già nelle strisce sindacate dell’Uomo Ragno si è tornati ad avere Peter e Mary Jane felicemente sposati [15] .
Considerazioni finali
Qui potete trovare la nostra recensione su “One More Day” Note:
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Dicevamo che Un momento nel tempo sconfessa anni di storie, ma in realtà le conseguenze del patto di Peter con Mephisto sulla continuity e sulla vita della comunità supereroistica sono state relativamente marginali (alla faccia dell’effetto farfalla). Di certo però non lo sono state per la gente comune: nel periodo in cui Spidey e Mary si erano lasciati (subito dopo il mancato matrimonio), Peter nei panni di Spider-Man ha compiuto una dose abnorme di atti eroici, annullatosi nella sua identità di Uomo Ragno per non pensare al dolore che provava [16] . Se mai Peter dovesse rescindere il patto con Mephisto, le eventuali persone in più a cui ha salvato la vita in questo periodo tornerebbero morte? Questo non lo farebbe somigliare pericolosamente ai tanti supercriminali che combatte, che quando incappano in manufatti come il Cubo Cosmico o la Pietra della Vita agiscono solo per i propri interessi fregandosene delle conseguenze? Ma la domanda è oziosa perché, a prescindere da eventuali passi indietro della Marvel, è esattamente quello ha fatto Peter: mettere la propria felicità davanti a tutto e a tutti, esattamente come gli ha detto la figlia che non avrà mai. Quesada ha riportato Spider-Man molto più indietro di quanto volesse, addirittura ai suoi esordi, quando era il ragazzino arrogante che ha causato la morte di suo zio Ben.
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