Smanovrati

Ora è arrivata. La manovra che salverà il paese dallo sfascio è finalmente pronta. Dopo averne presentata una orrenda, dopo averla ridiscussa e modificata insieme ad un cavernicolo in canottiera a casa propria per farne uscire una versione vomitevole, Berlusconi e il fido Giulio "miglior ministro dell'economia del mondo" Tremonti, sfornano la meraviglia delle meraviglie. Il tentativo di farla passare per buona è di dire, mentendo, che ieri non ha scioperato nessuno, lo dice soprattutto il ministro Brunetta, parla di un 4% di adesione perché lui non si accontenta di mentire. Lui deve sparare una cazzata immensa. E' talmente piccolo che ama solo cose immense e così le spara una dopo l'altra. Il 4% era in piazza a Modena. Poi c'erano altre 99 piazze. Evidentemente però il controllo delle TV fa credere a lor signori di essere onnipotenti: ipotizziamo che ieri abbia scioperato davvero solo il 4% "degli aventi diritto", vuol forse dire che il rimanente 96% non vedeva l'ora di sentirsi dire che il costo della vita sarebbe aumentato? Che sarebbe andato in pensione due, tre, quattro o cinque anni dopo? Che i ricchi patrimoni e gli ampi salari sarebbero rimasti più o meno invariati mentre loro l'avrebbero presa nel culo? Che avere più tasse in busta paga è una figata? E' questo che tanta di raccontarci Brunetta quando spara demenze a cui solo un mentecatto come lui può credere? E' questo quello cui pensa Maurizio Sacconi quando parla della suora stuprata che dice no riferendosi ai licenziamenti facili, pensa che siamo tutti dei minorati come lui? Che non capiamo che è il mondo di puntare al sindacato di comodo, a quello compromesso e venduto, che è il primo passo per sgretolare lo Statuto dei lavoratori, che non capiamo che è una manovra politica, classista, di quelle della peggiori specie, fatta da un governo che dal 2001 illude e mente, divide e corrompe, calpesta la morale e i valori di questa Repubblica. Un governo classista, appunto, nulla di più, un governo che vorrebbe privatizzare ciò che un referendum proibisce di fare da neanche quattro mesi. Quattro mesi! Un governo che fa una manovra cui batte le mani solo Confindustria, con le sue aziende che vogliono espellere più facilmente i lavoratori dalle aziende e li vogliono anche in pensione più tardi. E quando cazzo ci vanno, in pensione, esattamente?
E tu, caro amico che hai votato Silvio il salvatore. Tu che sei operaio, precario, impiegato, pensionando. Tu, che ti vedi di nuovo raccontare la balla che 'sta manovra la voleva l'Europa (come quella prima, e quella prima ancora.... ogni manovra va bene, se porta soldi), tu che in questi anni hai pensato alle puttane, ad Eluana, alle invasioni libiche, ai negri e ai froci, alla Padania che non esiste e non ti daranno mai, tu! Convinto che queste cose fossero le tue priorità, che chiudere gli occhi ed ammazzare lo stato sociale e il libero pensiero fosse la soluzione, tu, ora, che cazzo mi racconti? Ora che per far riprendere i consumi aumentano l'IVA, cosa mi racconti? Ora che per creare lavoro si va in pensione più tardi, cosa mi racconti? Ora che lo spreco del pubblico impiego è sempre quello dell'impiegato comunale e mai di quel 4% di uomo che tanto hai applaudito nelle sue farneticazioni, con la bava alla bocca mentre si vendicava del giusto bullismo subito alle elementari punendo gente che lavora indistintamente, cosa mi racconti? Tu che pagherai più tasse, cosa mi racconti? Tu che vedrai il tuo dentista continuare a non fare ricevute, girare in Ferrari, nascondere i soldi da qualche parte ed avere il figlio con l'ISEE a zero che non paga nemmeno la retta dell'asilo, tu, che cosa vorresti raccontarmi, ora, esattamente.. Tu, ora, che cazzo mi vuoi raccontare? Ti prego, non rispondermi che tanto sono tutti uguali, che qui abbiamo a che fare con questi più uguali degli altri da 10 anni... e di uguale sono rimaste le ingiustizie e le ricchezze dei ladri. E i gioiellieri che denunciano 13mila euro l'anno. Il resto è cambiato, in peggio. E la crisi, che da tre anni stai pagando tu, da domani la paghi ancora di più. Ora, almeno, levateci dalle palle Minzolini.