Il termine sapone deriva dal latino sapo che, a sua volta, è un prestito dal germanico saipo che stava a indicare una miscela di grasso animale e cenere che i Galli utilizzavano per tingersi di rosso i capelli. Babilonesi, egiziani, greci e romani utilizzavano sostanze sgrassanti ma non conoscevano ancora il sapone vero e proprio ovvero quello preparato con soda caustica, un grasso di origine vegetale o animale (sego, lardo, olio di oliva, di palma, di cocco e così via) e acqua. L’Italia fu probabilmente il primo paese a produrre saponi duri, adatti all’igiene personale, miscelando le ceneri delle piante marine con l’olio di oliva.
La linea di saponi artigianali realizzata da L’albero del sapone, che trovate in esclusiva su ulaola, rispetta le tecniche di lavorazione tradizionali e utilizza prodotti naturali e di origine biologica altamente selezionati. Un piccolo laboratorio in cui si ripetono azioni immutate nei secoli che permettono al sapone di mantenere profumi gradevoli e persistenti. Ecco la video intervista che ulaola ha realizzato per conoscere meglio questo naturalissimo shop:
Il tris verde comprende il sapone all’alga spirulina, celebre per le sue proprietà antiossidanti e disintossicanti; quello all’ortica che, grazie alla schiuma cremosa, ha un effetto rilassante e ammorbidente sulla pelle; e quello all’olio di rosmarino che aiuta la prevenzione delle rughe, della pelle secca e opaca.
Il tris di saponi alla lavanda, salvia e cannella ha invece proprietà rilassanti, antisettiche ed esfolianti. Tutti realizzati senza coloranti, conservanti e test sugli animali rappresentano il regalo, economico e soddisfacente, da fare e da farsi.