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Soap Opera nel cervello di un uomo

Da Philomela997 @Philomela997

La Democrazia nei rapporti di coppia [Secondo Pira]

Cap.7: Soap Opera nel cervello di un uomo

(Ma anche di una donna.)

Vi sarà capitato svariate volte che qualcuno in un locale decida di scambiare qualche parola con voi per verificare la vostra disponibilità. Fin qui è tutto normale: si tratta semplicemente di flirt, che è piacevole e divertente anche quando non porta da nessuna parte. Ma non so se vi è mai capitato d’incontrare una persona che, nonostante il velocissimo scambio di battute e l’evidente due di picche, si convinca di aver incontrato l’amore della sua vita.

A me sì.

Analizziamo sistematicamente la questione:

  • non mi conosce. Le uniche parole che ci siamo scambiati sono: “Sei su facebook?”- “No.”- “Io si.” e mi dice il nome, poi si giustifica perché di solito non cerca di rimorchiare nei locali. Sottolineo il fatto che in tutto ciò le mie sole parole sono state “no”. In conseguenza di questo non si può certo dire che io abbia incoraggiato il suo atteggiamento.
  • non riusciendo ad arrivare direttamente a me, per la totale mancanza di informazioni, si mette in contatto con una mia amica attraverso il dannatissimo facebook e incatena una serie di messaggi imploranti per avere un mio contatto. Già in questa fase mostra chiari sintomi di squilibrio mentale, ma si può ipotizzare che sia dovuto alla lunga astinenza.
  • l’amica, spossata dalle richieste martellanti, consegna la sua mail a me e gli assicura che in caso di interesse sarò io a contattarlo. La smetta dunque di farsi patemi mentali.
  • ovviamente per alcuni giorni lo dimentichiamo beatamente.
  • ripartono i patemi e i messaggi tartassanti, nei quali vanno delineandosi gravi vaneggiamenti e sogni su un nostro futuro matrimonio con relativi figli.
  • ricevuto il rapporto dell’amica, decido di non mettermi MAI in contatto con lui e le suggerisco di ignorarlo.
  • a questo punto la storia sembra finita, ma il dannato facebook prende anche me, e lui mi trova, e scaraventa sulla mia pagina una serie obrobriosa di messaggi imploranti iniziando con: “ma non ti ho conoscita un paio di anni fa?”.

Dopo una serie di sedute io e la mia amica siamo giunte alla conclusione: l’essere è affetto da delirio sentimentale futurista. Un lungo tempo di solitudine lo ha portato a proiettare sulla realtà le sue fantasie irrealizzate _ e va anche bene ma devi proprio proiettarle su di me? _

In queste fantasie lui si immagina come il perfetto fidanzato romantico, che conquista la sua donna al primo sguardo e la ritrova superando mille ostacoli. Le ricorda continuamente come sono stati bene in quei primi (e unici) momenti e quanto potranno essere felici in futuro.

La cosa grave è che ha anche un’immagine di lei come perfetta fidanzata romantica, nonostante non sappia assolutamente nulla di lei.

Tutto questo è reso possibile proprio dalla totale mancanza di appigli reali che, anziché smorzare le sue fantasie, le alimenta. In pratica, si sta facendo una grossa soap opera mentale, a svariate puntate, con tanto di intrighi e complotti in cui lui è il protagonista e la coprotagonista è totalmente inventata. Un lunghissimo volo pindarico che dal fatidico “primo incontro” ad oggi conta la durata di ben tre anni e circa 40 episodi.

Non si può indugiare oltre. Passiamo alle soluzioni.

Se riconoscete i sintomi di questa malattia in alcuni vostri spasimanti, uomini o donne che siano (giacché questo delirio colpisce indiscriminatamente), le soluzioni posso essere due:

  • quella della mia amica: smerdarlo. Rispondete ai suoi messaggi analizzando dettagliatamente le sue parole e mostrandogli apertamente la derisione alla quale lui stesso si è prestato. Potete fare questo esercizio anche in gruppo, facendolo diventare lo zimbello di una delle vostre serate tra amici. Questa tecnica è divertente ma non sufficientemente efficace. Infatti la mia amica è stata tartassata molto più a lungo di me, non per debolezza del metodo ma perché le persone affette da tale delirio perdono, assieme al senso della realtà, anche la capacità di riconoscere l’ironia e l’umiliazione.
  • la mia: ignorarlo. Seguendo i consigli degli esperti contro gli stalker è opportuno non mettersi mai in contatto con loro perché alimenterebbe la loro fantasia. Il silenzio deve essere costante e risoluto, non date mai segni di cedimento. Vi basti sapere che nonostante l’assenza di risposta, potrebbe comunque mostrare apprezzamento per la vostra capacità d’interazione. Voi non fatevi spaventare da questo e continuate finché non crederà che siate morte e che è il momento di porre fine alla soap.

Se, invece, VI riconoscete nei sintomi descritti o anche solo in alcuni accenni di essi, SMETTETELA SUBITO. E’ una malattia molto grave nella quale non dovete indugiare. Provate a vivere nel mondo reale, o se proprio volete costruirvi un mondo fantastico, non coinvolgente persone innocenti.

Comunque ricordatevi che nelle soap opera migliori, muoiono tutti.

Buona visione!

soap-opera

[Pira]


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