Soldi, calcio & politiche

Creato il 30 gennaio 2013 da Angelonizza @NizzaAngelo

Il “core business” della campagna elettorale in corso non può dirsi che sia centrato su argomenti immediatamente politici. Al centro della scena risuonano urla e parole al veleno per tangenti, denari rubati, colpi di mercato calcistico. Per i programmi, per quelle che ormai anche all’estero, grazie al latino, vengono chiamate agende, si consiglia di collegarsi al web e di scaricare i testi dai siti dei rispettivi candidati. Tanto, ognuno può fare da sé.

Il “coup de theatre” lo ha fatto ancora una volta Silvio il mago, che ha calato l’asso del marketing elettorale, riportando Balo gol a Milano e prendendo dalla gola i tifosi-elettori rossononeri (400 mila voti, fino a un punto percentuale di preferenze in più su scala nazionale secondo i politologi di famiglia). Neanche avesse di nuovo promesso migliaia di posti di lavoro o l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Anzi no, forse quest’ultima mossa se l’è già giocata.

Poi, ovviamente lo scambio di stilettate fra Pd e Pdl sullo “spaventoso” caso del Monte dei Paschi, così com’è stato definito dai giudici di Siena. Mettici pure le tangenti, sì certamente ancora presunte, alla segreteria del sindaco Alemanno a Roma per l’affaire dei bus e, da ultimo, le spese pazze finanziate dai rimborsi elettorali del Pirellone in Lombardia che hanno messo nel mirino i capigruppo dei democrat, di Sel, Udc e Idv, tutti iscritti nel registro degli indagati. Insomma, questi sono gli argomenti del contraddittorio pre-voto e qualcuno non ha difficoltà a definirlo basso tanto quanto il dibattito domestico e perfino banale che si accende nelle minute città di periferia alla vigilia delle comunali.



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