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Soldi pubblici per il meeting di Comunione e Liberazione (“La Lobby di Dio”)

Creato il 22 agosto 2011 da Malpaese @IlMalpaese

Soldi pubblici per il meeting di Comunione e Liberazione (“La Lobby di Dio”)Di Andrea Sironi

Il 21 agosto, inizierà come ogni anno il “Meeting di Rimini”, kermesse di Comunione e Liberazione, della quale fa parte il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, e tanti altri.

Come tutti sanno, CL è ben radicata nel territorio nazionale, specialmente in quello lombardo. La Politica, le istituzioni, la sanità sono settori nei quali CL è molto presente, e il suo modo di far politica incide particolarmente bene nei “piani alti” dei palazzi che contano.

Ecco dunque che la giunta regionale lombarda trasferisce ben 84 mila euro, cifra in apparenza fortemente ridimensionata. L’anno scorso infatti, è stata di 234 mila euro così suddivisi: 168 mila di competenza della direzione centrale relazioni esterne, 50 mila sono di competenza della direzione generale della Famiglia e 16 mila della direzione generale delle infrastrutture. La causale generalmente utilizzata è la seguente: “partecipazione ad iniziative di comunicazione”. Quest’anno, in affiancamento a Formigoni troviamo “Trenord”, compagnia ferroviaria partecipata dalla stessa Regione Lombardia che porterà ulteriori finanziamenti per “arrotondare” il fondo regionale.

Mica finisce qui, anche la Regione Sardegna, con una delibera del governatore Ugo Cappellacci datata 26 luglio, versa al Meeting di Rimini una somma pari a 100 mila euro. La Regione Veneto trasferisce circa 38 mila euro, con una delibera firmata dal governatore Luca Zaia proprio qualche giorno fa. La Regione Lazio partecipa con 100 mila euro, la Regione Abruzzo con 20 mila euro, la Regione Emilia Romagna tramite l’Apt con 100 mila euro, la Provincia di Rimini con 37 mila euro, la Regione Friuli Venezia Giulia con 100 mila euro, la Provincia di Trento con 15 mila euro e per finire Ministero del lavoro, Inps, Inpdap, Inail con una cifra che si aggira intorno ai 170 mila euro.

Tutto questo, in un momento particolarmente difficile della situazione economica italiana. In un Paese, stretto nella morsa di una finanziaria che taglia lo stato sociale, soldi pubblici vengono elargiti ad un movimento già ben finanziato da sè e già ben supportato da aziende e banche, figurano infatti fra gli sponsor, Intesa San Paolo, Finmeccanica ed Enel.

L’Italia è il Paese dell’eterno conflitto di interessi, di una casta che manipola magistralmente denaro che scompare e ricompare dove fa più comodo, dove le istituzioni, “lobbizzate” dai poteri forti sono sempre più lontane dalla vita quotidiana della gente comune.

Quando si penserà a sponsorizzare le fasce più deboli di una società alla deriva? Quando riusciremo ad andare oltre?

Andrea Sironi

FONTE: http://www.andreasironi.it/soldi-pubblici-per-il-meeting-di-cl.html

Il libro  “La Lobby di Dio”.

Il giornalista e scrittore Ferruccio Pinotti, già autore di volumi come “Poteri forti” (2005), sul caso dell’omicidio del banchiere Roberto Calvi, o “Fratelli d’Italia” (2007), inchiesta sulla massoneria, è tornato da qualche mese nelle librerie con il suo ultimo libro-inchiesta, “La lobby di Dio” (Chiarelettere, 468 pagine, prezzo di copertina 16,60 € – Acquista “La lobby di Dio” su Amazon.it).
Il saggio racconta per la prima volta dall’interno come funziona un’organizzazione più potente dell’Opus Dei e più efficiente della massoneria: si tratta di Comunione e liberazione (Cl) e del suo braccio finanziario, la Compagnia delle opere, che è una rete di più di 34.000 imprese con fatturato complessivo di almeno 70 miliardi di euro.
Ormai, a causa della crisi finanziaria, sempre più imprese italiane seguono un modello di “amicizia operativa” e si avvicinano a Cl per godere dell’ombrello protettivo della Compagnia delle opere.
Utilizzando una tecnica del racconto in presa diretta, Pinotti propone interviste esclusive ad alcuni appartenenti ai Memores Domini, i “monaci guerrieri” che praticano la castità e vivono in residenze comuni, secondo uno stile di vita che molto ricorda quello dei Numerari dell’Opus Dei (il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è uno dei più illustri tra i Memores Domini); inoltre, sono raccolte la dura testimonianza  di un fuoriuscito dal movimenot, e la storia di uno psicoterapeuta che ha conosciuto molti militanti di Cl e ne racconta fragilità e paure.
Dall’inchiesta si evidenziano i legami con la politica: sono importanti i rapporti del movimento con il premier Silvio Berlusconi fin dagli anni Settanta (nel 1978 è infatti nato “Il Sabato”, settimanale di Cl finanziato dall’attuale premier), ma anche i legami con la sinistra (al Meeting di Rimini 2003, Pierluigi Bersani ha affermato “Solo l’ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo”) e con la Lega Nord.
Il business legato a Cl percorre tanti campi che vanno da scuola e università a edilizia e finanza, non trascurando servizi sociali e assistenza: si parla di miliardi di euro di valore, e tutti ne sono interessati, da imprenditori e uomini d’affari a politici. Non mancano i risvolti giudiziari, come provano le inchieste Oil for Food, Why Not, La Cascina, oltre all’inchiesta della Procura di Padova sui fondi Ue e i procedimenti che hanno toccato la sanità lombarda.
Il quadro complessivo dell’inchiesta, documentatissima e ricca di note bibliografiche di approfondimento, evidenzia una lobby molto affamata di potere, forse lontana dall’immagine che molti di noi ne hanno dalle semplici cronache quotidiane.

FONTE: http://antoniogenna.wordpress.com/2011/03/24/libri-ferruccio-pinotti-la-lobby-di-dio/



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