Finalmente caldo.
Ieri sera sono andata dall'oculista dopo quattro anni, con relativa corsa a prelevare al bancomat perché il centro medico accetta solo contanti.
Ho perso mezza diottria ma solo dall'occhio sinistro, e mi sono dimenticata di dire al medico che vedo
Ci siamo messi a chiacchierare delle sue origini toscane e di come sua mamma veneta, per denigrare qualcuno, lo chiamasse "pandolo da Trento", e di quanto gli desse fastidio questo atteggiamento campanilista quando lei stessa aveva sposato uno proveniente da "sotto il Po".
Che poi questo uso scorretto delle preposizioni è l'unica cosa del dialetto veneto che mi turba veramente.
Beh, a dire il vero anche gli accenti sbagliati, come gratuìto.
Me vien e sgrisoe solo a sentirli!
Ieri sera ho anche preso in braccio la G., che ha cinque giorni e un musino adorabile.
Elisa non l'ha presa bene, ma negli ultimi tempi è gelosa anche di Attila, che devo coccolare di nascosto. "Mamma, MIA!".
Non mi ricordavo quanto fosse piccolo un neonato.
Ho ricordi talmente confusi di quando Elisa era così piccola... Forse per l'anestesia, vai a sapere.
Per fortuna ci sono le foto.
Ecco.
Nel week-end (sto saltando di palo in frasca, ché è da qualche giorno che non scrivo e non voglio dimenticare) abbiamo (anzi, IlMioAmore ha) sistemato il terrazzino.
Che poi non è un terrazzino ino ino, però non lo si può chiamare terrazzo.
Ci stanno due-tre sedie, qualche pianta e, quando la temperatura lo consente, la micropiscina di Elisa, che lei avrebbe voluto tirar fuori già domenica.
Invece siamo andati al vivaio (VI-VA-IO! Sentiste come lo scandisce bene) e le è piaciuto tanto scorrazzare tra i vialetti pieni di piante, brandendo un annaffiatoio a forma di maiale con le ali dorate.
Ma come si fa a concepire un annaffiatoio a forma di maiale con le ali dorate, dico io?
Fortunatamente ne ha preferito uno a forma di lumachina, che adesso vive in terrazzo ma va tenuto dietro la porta-finestra, così lei lo può salutare e dargli la buonanotte.
BIDOTTI, luachia!
E buona giornata a tutti.