La persona che si propone di rendere tutti felici e si preoccupa sempre del prossimo è sempre la persona più sola.
Si nasce soli. Si muore soli. Ma si cerca ossessivamente di vivere in compagnia. Perché?La ricerca dell'amore dal prossimo, per sopperire alla conclamata incapacità di amar se stessi.La bramosia di possedere finisce col pervadere ogni attimo della terrena esistenza, rendendola spesso insopportabile.Il fallace tentativo dell'uomo di gestire l'infinito...Si cominciano a maledire gli dei.Ci si arrabbia col prossimo.La soglia di tolleranza si abbassa pericolosamente.L'ossessiva paura della solitudine ed il conseguente terrore di non essere compresi, portano il soggetto fragile a gettarsi tra le braccia della persona sbagliata.
Errori che si pagano. Salatamente.Ed è così che ci si riduce a schiavi dei social network.Facebook. Tinder. Lo smartphone diventa l'unico erogatore d'ossigeno del creato.Giorno e notte. A piedi o in macchina. O in bicicletta...La solitudine porta a sentirsi inadeguati.E si comincia col non piacersi più.Si cercano scorciatoie come le diete miracolose: riducendo la quantità di cibo, si accrescerà il numero dei contatti?Si continua erroneamente a cercar risposte fuori da sé.Il panico è la guida peggiore.Il terrore della vita ci blocca.La paura dell'aria ci soffoca.Siamo inadeguati a questo mondo.Non possiamo cambiare lo stato di cose: ci sentiamo completamente impotenti.A parte il suicidio, cos'altro ci resta?Abbiamo tante idee colorate: perché mai continuiamo a vedere il mondo tanto grigio?Dove si nasconde l'agognata via d'uscita?'Se uno nasce tondo, mica può morire quadrato', ci hanno sempre raccontato.E così cresciamo rassegnati.E così finiamo col sentirci degli stupidi quadrati in un mondo tondo.Inutili. Convinti di avere molti lati buoni, ma di essere incompresi.Convinti di non avere altra via da percorrere che quella dell'infelice solitudine.Senza uscita.Abbandonati.Soli.In un freddo mondo che nessun calore ha da offrire.Dove stiamo andando?Quali le motivazioni che ci spingono ad andare avanti?Partiamo dal presupposto che non siamo mai soli.C'è la famiglia.Ci sono gli amici.I colleghi di lavoro...Ma in alcuni momenti non li vediamo nemmeno.Ci sentiamo come il solitario che attraversa una palude di monnezza!Non ci resta che il ricorso alla pet therapy: un animaletto, sia esso micino o canuccio, ci salverà!E, una volta di più, avremmo cercato la soluzione ai nostri problemi fuori di noi.Una volta di più, il nostro malessere interiore sarà subissato da mendaci input esterni rimanendo latente fino all'accadimento successivo, quando riemergerà forte come non mai.E lì... Sarà solo il deserto a circondarci.Avremo perso ogni appiglio.Come ci salveremo?Dove troveremo le risposte che tanto ci servono?Non ci resterà che cominciare a porci le giuste domande.Chi sono io?Da dove vengo?Perché esisto?
"L’uomo guarda nell’abisso ma nessuno risponde al suo sguardo: in quel momento l’uomo scopre il suo carattere ed è solo quello che lo tiene fuori dall’abisso" - Gekko, Wall Street