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Solo un brutto ricordo

Creato il 15 aprile 2014 da Simone D'Angelo @SimonDangel
Solo un brutto ricordo

In Kenya funziona il nuovo vaccino anti polmonite: crollo dei casi tra i bambini

La polmonite è la causa principale di morte in Kenya per i bambini sotto i 5 anni ma l’uso di un nuovo vaccino ha ridotto i decessi drasticamente. Ciò accade proprio nel periodo in cui l’Organizzazione Mondiale per la Sanità raccomanda l’immunizzazione contro pertosse, morbillo e sinusite come il modo migliore per contenere la malattia. «La polmonite uccide circa 1,1 milioni di bambini ogni anno nel mondo e il modo migliore per prevenirla è attraverso l’immunizzazione, un’alimentazione adatta e un ambiente pulito», afferma l’Oms.

Per sradicare il diffondersi della malattia nel 2011 il governo del Kenya aveva lanciato una collaborazione con l’Alleanza globale per i vaccini e le immunizzazioni. L’efficacia del vaccino è stata dimostrata da vari studi nel villaggio costiero di Kilifi e nella città di Kisumo: il tasso di malattia nei bambini è diminuito ancora prima della conclusione dello studio, prevista nel 2015. «Posso confermare che è diminuito di circa due terzi a Kilifi in seguito all’introduzione del vaccino tre anni fa», dichiara Anthony Scott, ricercatore dell’Istituto per la ricerca medica del Kenya.

Tuttavia il solo vaccino non potrà essere una soluzione duratura. Esperti della salute ritengono che la lotta alla malattia debba passare attraverso un appropriato monitoraggio della malattia e centri medici ben attrezzati. Le cartelle cliniche devono essere aggiornate per monitorare l’efficacia delle medicine. «Con dei dati adeguati è più facile mostrare ai governanti del Paese l’importanza di portare un nuovo vaccino», spiega Shahanaz Sharif, direttore del Ministero della Salute e della Sanità pubblica del Kenya.

La raccolta dati deve passare da un sistema di compilazione manuale ad uno elettronico. Nelle aree rurali i dati si perdono facilmente per via della quantità elevata di documenti cartacei. «I nostri dati stanno aspettando. Il governo deve investire fortemente nella raccolta per migliorare il sistema dati», dice Shikanga O-tipo, capo del Dipartimento per il monitoraggio delle malattie del Ministero della Sanità. Attualmente molte strutture mediche non posseggono le attrezzature per diagnosticare casi di polmonite allo stadio iniziale. La situazione è aggravata dal fatto che molte altre malattie presentano sintomi simili a quelli della polmonite. Se le persone fossero rese consapevole sarebbero incoraggiati a cercare prima le cure e i casi di polmonite continuerebbero a diminuire.

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