Per i 150anni La Storia siamo noi, un programma televisivo di approfondimento storico prodotto da Rai Educational, Giovanni Minoli ci presenta un uomo con l’America in pugno. Molti anni fa, il 25 gennaio del 1947 muore Al Capone, una morte che non fa notizia, i giornali la danno dopo lo sport, al funerale pochi parenti e sulla bara, come da tradizione, viene gettata una manciata di terra proveniente dall’Italia.

Una lunga caccia all’uomo che rappresenta il male e che culmina con un processo dove viene condannato a 11 anni di prigione. Un uomo potente che appare smarrito, braccato e messo sotto i riflettori. Alphonse Gabriel Capone, meglio conosciuto come Al Capone, l’uomo che tenne in scacco l’America fu condannato solo per evasione fiscale. Colui che l’aveva incastrato era il capo degli “intoccabili”, al processo Al Capone lo accusa di complotto e qui, il mio cervello che già stava trovando degli strani paralleleismi contemporanei, ha un guizzo di conferma, una storia passata con similitudini moderne? Due storie, molto diverse tra loro. Anche i protagonisti sono molto diversi: addirittura un delinquente e mafioso, nella prima storia, e un imprenditore e politico nella seconda! Un contrasto interessante, leggere per credere!

La città è alla fame, investita in pieno dalla crisi e per assicurarsi il consenso popolare Al Capone distribuisce latte ai bambini, e cibo alle donne, vuole essere identificato come un eroe, per condannarlo però servono prove e per trovarle si fa ricorso a uomini nuovi, puliti, che credano nella giustizia e che abbiamo il coraggio di sconfiggere il virus che infetta la città. Uno scontro che prosegue tra colpi di teatro e fallimenti, mentre Al Capone amministra bene la sua immagine, è popolarissimo, arrogante, altezzoso, saccente ed è immensamente ricco, può corrompere tutti, cancellare prove o comprare silenzi. La battaglia si fa aspra, a Chicago si scatena la violenza, uno scontro all’ultimo sangue, l’eterna lotta del bene contro il male. Al Capone sa c

Strane alchimie. Raggelanti paragoni. Mi torna alla mente il 2009, sui i muri di Milano e New York, appare un immagine, protagonista Silvio Berlusconi, una locandina decisamente ispirata al film “Gli Intoccabili”, con a fianco la frase: “Governa l’Italia con potere assoluto.Nessuno può toccarlo. Nessuno può fermarlo”. Una storia del passato con caratteristiche moderne. La Storia siamo noi, oggi, nessuno si senta escluso…






