L’ho comprato insieme a una rivista delle edizioni Riza, 12,90 Euro, mi pare. Visto che mi sono praticamente pagata il libro, non mi piace vedere in prima e ultima pagina pubblicità di integratori contro il colesterolo: i rimedi naturali sono quelli che si trovano negli orti e nei campi, non quelli che passano per i laboratori prima di finire nelle farmacie/parafarmacie/erboristerie.
Sui contenuti: l’approccio è molto prudente, ma alla fine le informazioni sono si discostano da una buona conoscenza in materia di colesterolo. Riporto alcuni passaggi:
“E’ sempre valido il consiglio di consumare olio di oliva, ma facendo attenzione alle calorie” (il professor Franco Berrino, T. Colin Campbell e Ongaro non la pensano così)
“La dieta, innanzitutto, rappresenta un elemento spesso sopravvalutato ma comunque molto importante”
L’alcool, se non assunto in dosi eccessive, “svolge l’azione benefica legata al suo apporto di antiossidanti”
Formaggi: “eliminandoli, si rinuncia a un ottimo apporto di calcio, proteine e molte vitamine (…)”: a me risulta che il calcio contenuto in latte e latticini non sia assorbibile per via dell’acidità che questi alimenti causano!
Insaccati: negli ultimi anni, dice, la quantità di grassi saturi e colesterolo si è molto abbassata negli ultimi anni, dunque “possono essere inseriti nella dieta, con moderazione e nelle corrette quantità e frequenza”. E i nitrati??
Rimedi fitoterapici: consiglia troppo spesso compresse ed estratti secchi. Per non parlare della sezione sugli integratori. Sembra quasi che voglia incentivare le visite alle erboristerie/parafarmacie/farmacie…
Poi c’è la parte sui rimedi omeopatici. Voglio dire: in Italia non si può farne pubblicità nominative. Ci sarà un motivo, magari, no? Una delle poche cose buone che la nostra sanità non ammette (non so ancora per quanto).
Non c’è il minimo accenno alla sovraesposizione proteinica a cui siamo esposti e che, secondo The China Study, sarebbe causa o concausa di tante belle malattie.
Guardiamo al menu settimanale che suggerisce questo libro, porto solo due giorni ad esempio:
lunedì: yogurt (magro) per spuntino, ricotta a pranzo, prosciutto crudo (sgrassato) a cena.
mercoledì: yogurt (naturale) a colazione, yogurt (magro) per spuntino, sogliola a pranzo, coscia di pollo a cena.
ecc…
Chiuso il libro, mi sono chiesta: chi lo ha scritto?
Nessuna nota biografica sull’autore.
Si trova solo questo riferimento in una delle prime pagine, sopra i dati editoriali:
“Testi di Giuseppe Maffeis con la collaborazione di Annalisa Sgoifo”.
Nessun altra informazione su questi due autori. Dunque sono andata a cercare in internet.
Giuseppe Maffeis è un giornalista. Punto. Non ho trovato scritto da nessuna parte “giornalista scientifico” o medico o similari. Però è quasi sempre specificato che collabora con le edizioni Riza e ha scritto altri testi per loro, per esempio, uno sulla salute dell’intestino e uno intitolato “Scopri il tuo vero carattere” (ah, bè, sì, dai, colesterolo, carattere, stessa cosa, no?).
Annalisa Sgoifo invece è una psicologa e psicoterapeuta, mi pare di capire specializzata in psicosomatica.
Sicuramente il colesterolo è influenzato anche dalla psiche ma… non credo (magari sbaglio) che la psicologia sia la ragione principale di una dislipidemia.
Psicosomatica va bene, ma non stiamo esagerando con questa psicologia? Qualcuno non parlava di “Esperti di troppo”?