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Sorte dei pendolari, in ritardo anche il tavolo di confronto regionale

Creato il 03 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Una, nessuna e centomila Trenord: monopolista, responsabile dei disservizi, autrice dei rimedi, si controlla e garantisce se stessa, si riforma e si riproduce generando un labirinto di ritardi e conflitto di ruoli senza via uscita in una stazione immensa, esistenziale, metafisica. La Sorte dei pendolari è a sua volta sia un destino che un assessore, Alessandro Sorte, che i viaggiatori li ha incontrati, dopo due anni di ritardo. E il tavolo di confronto, anche quello, è stato rimandato. Così riferisce Matteo Mambretti, rappresentante dei viaggiatori nella conferenza regionale sul Trasporto pubblico locale, commentando l'incontro di ieri.

Moderata soddisfazione dopo l'incontro di oggi pomeriggio [ieri 2 febbraio, ndr] che ha visto il neo Assessore Alessandro Sorte incontrare per la prima volta direttamente i Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico Locale. E' stata l'occasione per riprendere un lavoro che i due Assessori precedenti avevano deliberatamente interrotto e per ricominciare a parlare dopo 2 anni in maniera costruttiva del Trasporto Pubblico Locale.

Assessore e viaggiatori si sono trovati d'accordo nel ritenere insostenibile la situazione che ha visto negli ultimi due anni peggiorare la qualità del trasporto ferroviario mese dopo mese.

Trenord, come dice lo stesso Assessore, è rimasta per due anni senza una guida e anche la parte tecnica e operativa si è dimostrata del tutto inadeguata non riuscendo a fare girare dignitosamente i treni: ritardi cronici, soppressioni, insufficiente capienza dei convogli, sporcizia, mancanza di manutenzione, e così via. Una situazione che dopo un periodo positivo tra il 2004 ed il 2012 ha visto una "caduta libera" da fine 2012 ad oggi.

Un fatto positivo è l'immissione di 39 nuovi treni entro Expo (diventeranno 63 entro i prossimi 12 mesi circa) e la messa in pratica del piano straordinario di gestione presentato alla stampa la scorsa settimana dall'Assessore stesso e dalla nuova AD di Trenord Cinzia Farisé. Questo piano di fatto punta ad un repentino "cambio di rotta" da parte della società, che cercherà di riportare entro pochi mesi le performances a livelli accettabili (puntualità sopra il 90%, presenza costante della controlleria, miglior manutenzione, e così via).

Dove i viaggiatori non sono invece affatto andati d'accordo con l'Assessore è sulla la conferma - giunta come una scure - della volontà di questa giunta di proseguire nel programma di tagli richiesto da Trenord per far fronte ad una evidente inadeguatezza: in altre parole a fronte del 4% di aumento delle tariffe che i viaggiatori hanno subìto, dovremo aspettarci una diminuzione sensibile di treni soprattutto il sabato, nei festivi e nel mese di Agosto (guarda caso proprio in quei periodi in cui l'affluenza turistica legata ad Expo sarà massima...). Unitamente i Rappresentanti dei Viaggiatori hanno sottolineato l'irricevibilità di qualsiasi proposta di riduzione dei servizi, delineando piuttosto un cammino esattamente opposto di crescita del sistema di Trasporti Pubblici.

Appare sempre più evidente come la richiesta di tagli dei servizi ferroviari non sia realmente motivata da tagli nelle risorse, tagli molto ridimensionati rispetto alle iniziali ipotesi e sostanziamene coperti dall'aumento delle tariffe (+4% alla faccia della tanto paventata deflazione!) o alla progressiva dismissione di materiale rotabile obsoleto più costoso da manutenere, ma sia chiesta da Trenord per una confessata incapacità dell'Azienda a soddisfare la vivace domanda lombarda di trasporto.

Non riteniamo accettabile e tanto meno credibile che la ricetta per "aggiustare la macchina" venga da chi questa macchina l'ha scassata.

Quando un costruttore non è in grado di produrre tutte le automobili che il mercato chiede, non si ridimensiona per legge il mercato alle capacità del produttore, ma semplicemente un altro costruttore produrrà e venderà le automobili che il primo non è in grado di fornire.

Allo stesso modo, se Trenord non è in grado di produrre una sufficiente offerta di trasporto, non va per questo sacrificata la mobilità dei Lombardi. O Trenord si dà una mossa, o una parte del servizio può essere affidata ad altre aziende. Non c'è nulla da inventare, basta ad esempio riprendere l'esperienza di TiLo, congelata anni fa da accordi politici dopo che un forse troppo promettente inizio aveva disturbato qualche "manovratore".

Il tavolo di confronto è stato per il momento rimandato alla prossima settimana, sarà in quella sede che l'Assessore ha promesso di presentare in maggior dettaglio il piano dei servizi a medio termine e dove verrà illustrato il piano dei tagli proposto non, si badi bene, da Regione Lombardia ma da Trenord.
Cordiali saluti,

Matteo Mambretti

Rappresentante dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL


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