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Sospese e indagate le due maestre a Scarmagno

Creato il 23 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Quando si è ancora nei banchi delle scuole elementari, i titoli dei temi in classe si susseguono senza troppa fantasia: da “Come hai passato le vacanze estive?” a “Descrivi la tua famiglia”, i fogli di quaderno si riempiono di frasi innocue e qualche strafalcione grammaticale.
Così non è stato  in una scuola elementare del comune di Scarmagno, in provincia di Torino. Due insegnanti avrebbero trattato tematiche decisamente scioccanti per dei bambini di terza elementare, come il discusso “Preferiresti che morisse prima la mamma o il papà?”. Oltre alla morte, uno degli argomenti più ricorrenti riguardava la sfera sessuale. Le due insegnanti, rispettivamente di 58 e 60 anni, usavano infatti un linguaggio scurrile per parlare ai piccoli alunni del sesso, con frasi come “Il sesso è quando i vostri papà si fermano per strada con le prostitute di colore” e riferimenti al “bunga bunga”. E’ riportato, inoltre, che si facessero massaggiare il collo e le spalle dai piccoli a intervalli piuttosto regolari.

La denuncia alle maestre

La denuncia per gli atteggiamenti delle maestre presso i Carabinieri di Ivrea è scattata da parte dei genitori degli alunni della terza, insospettiti dai racconti riportati a casa dai bambini. Le indagini sono coordinate dal pm Chiara Molinari e, sebbene non si possa parlare di maltrattamenti ai danni dei piccoli allievi, gli episodi non abbiano valore penale, è stato comunque aperto un fascicolo dalla Procura di Ivrea come “provvedimento di natura cautelare” in attesa di giungere alla piena ricostruzione e comprensione della sequela di fatti. Il pm ha inoltre richiesto al gip l’archiviazione, e non ci sono elementi sufficienti per parlare di maltrattamenti ai danni dei bambini. Dallo scorso marzo, la Procura ha disposto la registrazione di riprese all’interno della classe, filmando e confermando i comportamenti delle insegnanti nella routine quotidiana delle lezioni.

Il responsabile dell’ufficio legale, Gianluca Lombardo, ha sottolineato che “Il provvedimento preso dall’ufficio scolastico regionale è di natura cautelativa in attesa di ricostruire tutta la vicenda nel modo corretto. Anche alle maestre sarà data l’opportunità di dare le proprie spiegazioni come prevede l’iter disciplinare che ha preso il via con questa sospensione”.

Le due maestre sono state sospese dall’Ufficio scolastico regionale di Torino per un periodo complessivo di 120 giorni.


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