SPAGNA, AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE GIOVANI (ULTIME NOTIZIE 22/02/2013) – Primi segnali di reazione contro la crisi da parte del Governo Rajoy. “Uno stimolo alle attività imprenditoriali” quello annunciato e approvato oggi dal consiglio dei ministri madrileno, che passa per la detassazione delle nuove imprese. Incentivi indirizzati soprattutto alla nuova leva di imprenditori: quelli con meno di 30 anni. Meno di 35 se si tratta di una donna. Per loro una mini tassa da 50 euro nei primi sei mesi. Poi, dopo questo sconto nel periodo forse più nevralgico per l’inizio di un’attività, altre agevolazioni nei periodi successivi. Il 50% di detassazione nei primi 18 mesi . Poi il 30%. Praticamente due anni a costi stracciati. Un lasso di tempo in cui il posizionamento della nuova impresa può confrontarsi con le sfide del mercato senza le pesanti zavorre dell’erario.
DETASSATI ANCHE I CONTRATTI – Non solo tasse basse per le imprese. La ripresa della Spagna passerà anche per la detassazione dei costi per i contratti giovanili. Che che a seguito dell’approvazione del decreto scenderà del 15%. Particolari sconti avranno le imprese che entro il primo anno dall’entrata in vigore del decreto andranno a stipulare contratti part time. Tutte le imprese con più di 250 dipendenti avranno uno sconto contributivo del 75%.
IVA SOSPESA SU FATTURE NON INCASSATE – Un altro importante provvedimento riguarda l’Iva. Entro il 2014 le pmi e agli autonomi di non pagheranno l’Iva sulle fatture che non hanno incassato interamente. Un sostegno che sarà dato a tutte le attività con un giro d’affari inferiore ai due milioni di euro. Un provvedimento, quest’ultimo, che non sarebbe sgradito nemmeno alle nostre piccole e medie imprese. Strozzate delle tasse e dai crediti non ancora pervenuti. Soprattutto dal settore pubblico.
MIGLIORERA’ LA SITUAZIONE? – Solo il tempo dirà se questo alleggerimento del mercato del lavoro riuscirà a far ripartire la stagnante economia iberica. I dati degli ultimi quattro anni, però, restano terribili. Secondo l’Istat spagnola, in questo periodo è stata distrutto circa il 91% dell’impiego distrutto della forza lavoro degli under 35. Dato che si accentua di più nelle fasce dei giovanissimi: circa il 57% dei giovani spagnoli non lavora. Il doppio delle ultime stime per quanto riguarda l’eurozona: dove “solo” il 23,7% è a casa. Dati che sommati a questi ultimi incentivi, alla difficile situazione in cui l’assetto creditizio bancario, non creano molte aspettative negli esperti. Anche se la strada intrapresa, quella cioè di smuovere il mercato del lavoro e quindi l’economia reale dal basso, certamente, non sarà una scelta non condivisibile.