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Spartacus, 5 motivi per amare la serie di Steven S Deknight

Creato il 10 gennaio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

10 gennaio 2014 • Serie TV, Vetrina Cinema, Vita da Cult

5 motivi per cui amare Spartacus

Spartacus è stata la prima serie tv lanciata dal canale cable americano Starz, ed è stato subito un successo di critica e pubblico. Il mito del noto gladiatore che si è ribellato alla tirannia romana, ha dato vita ad una produzione televisiva brillante ed emozionante. Seppur il ricordo di Spartacus è ancora fresco nel cuore dei fan (il finale di serie è stato trasmesso nel marzo del 2013), non poteva mancare un articolo che potesse celebrare quest’eroe moderno della serialità.

Diviso in tre stagioni senza dimenticare un intrigante prequel, Spartacus raccontava senza peli sulla lingua, la vita del trace reso schiavo da Claudio Glabro (Craig Parker). Rinchiuso nel ludus di Batiato (John Hannah), Spartacus (prima interpretato dal compianto Andy Whitfield e successivamente dal belloccio Liam McIntyre) si è imposto come il gladiatore più forte e coraggioso della storia rubando lo scettro a Crisso (Manu Bennett). Mentre alle sue spalle, Lucretia (Lucy Lawless) la moglie di Batiato tesseva le redini di intrighi e giochi di potere, Spartacus preparava con molta calma il suo piano di fuga e di vendetta. In un bagno di sangue il gladiatore è riuscito a fuggire dal Ludus e diventare così lo schiavo più pericoloso di tutta Roma. In fuga da Capua e braccato da Claudio Glabro, la vedetta di Spartacus si placa alla pendici del Vesuvio, ma questo è solo  l’inizio della sua discesa negli inferi.

Una serie questa che non lascia nulla al caso, perché riesce a tessere una vicenda in bilico tra storia e mito, condita con tanto sangue e sesso piuttosto bollente. A quasi un anno dalla sua chiusa, l’eco delle gesta di Spartacus  vive nell’universo seriale; quindi a parte i fisici scolpiti di questi sexy gladiatori, quali saranno i 5 reali motivi per cui amare Spartacus?

Spartacus, motivi amare serie Steven Deknight

I “Due” Spartacus

5. La serie di Steven Deknight ha lanciato un nuovo modo di raccontare il drama storico in tv. Spartacus infatti è stato il fautore del peplum/soap, genere che ora è diventato quasi mainstream all’interno del panorama televisivo. Prendere spunto da fatti realmente accaduti e poi costruirci una vicenda bizzarra ma di grande impatto, ha convinto la Starz a puntare su questo genere se si pensa a tutte quelle serie che sono nate dopo la fine di Spartacus. Da vinc’s Demons, The White Queen o il più recente Black Sails (che inizierà il prossimo 25 gennaio) ne sono la riprova.

4. Spartacus ha avuto il rinnovo per una seconda stagione, circa un mese prima del debutto. La serie ha colpito così nel profondo i vertici della rete, che hanno voluto investire fin da subito su questa produzione televisiva. Da che si ha memoria, nell’universo seriale, è piuttosto raro che una serie venga repentinamente rinnovata senza che il pubblico possa aver giudicato; eppure fin dal primo episodio, Spartacus ha convinto tutti grazie ad un ritmo serrato, una recitazione incisiva, un folto gruppo di attori piuttosto attraenti e grazie agli effetti in computer grafica di Frank Miller. Già all’opera con 300, Miller ha puntato su una scenografia minimalista per dare maggiore visibilità alla violenza gratuita ed al sangue che scorre a fiumi.

3. Storie al limite ed amore proibiti era il piatto forte della serie. Una laison in particolare ha affascinato il pubblico americano e non solo. La storia d’amore intensa e romantica tra Agron (Daniel Feuerriegel) e Nasir (Pana Hema Taylor.), ha emozionato e commosso l’intero universo seriale. Un amore che si è acceso con un solo sguardo ed è diventato, romantico, carnale quasi possessivo senza scadere nei classici clichè. Una storia questa che, grazie ai social network, continua attraverso centinaia di fan fiction.

2. Nonostante la malattia e poi la successiva morte di Andy Whitfiel e quindi il re-cast di Spartacus, i fan sono rimasti molto vicini alla serie e soprattutto non hanno smesso di ricordare con affetto e malinconia il giovane attore deceduto per un cancro. Tanto è vero che nei titoli di coda dopo il finale di serie, gli autori hanno voluto celebrare il volto di Andy in una scena che lo ha reso celebre.

1. Trasmessa qui in Italia su Sky e poi anche sul canale Cielo, Spartacus, ha avuto un forte impatto nella serialità. Seppur il gladiatore è stato raffigurato come un moderno super-eroe, nella serie non latitano ottimi spunti socio-politici che echeggiano come un urlo all’interno dell’Arena.

Piccola nota: voci di corridoio confermano che presto o tardi, ci sarà uno spin-off incentrato sulla figura di Cesare apparso nell’ultima stagione. Seppur l’attore Todd Lasance si è dichiarato molto elettrizzato del progetto, per ora non c’è nessuna conferma. Sarebbe un sogno che diventa realtà.

Altra piccola nota: Liam McIntyre apparirà presto al cinema in Hercules, il film che darà nuova linfa al mito del figlio di Giove. Imperdibile.

Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net  

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