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Speciale Cinema – Recensione Amiche da morire di G. Farina

Creato il 04 marzo 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

La frase chiave del film: “Voi tre insieme che ci fate? Siamo amiche.”

Esordio coraggio per la neo regista Giorgia Farina (27 anni) che propone con la sua commedia noir “Amiche da morire” una comicità tutta al femminile.
La virata rosa è affidata ad una terzetto brillante niente male: Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Cristiana Capotondi; il ruolo maschile di “contorno” è interpretato da Vinicio Marchioni, il Freddo di Romanzo Criminale.
Il film racconta una storia che si svolge d’estate su un’isoletta siciliana. In questa realtà, divisa tra modernità e retrogrado tradizionalismo, si snodano le vite di tre donne, che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvarsi la pelle. Gilda (Claudia Gerini), una bellezza verace venuta dal continente, che da anni sbarca il lunario facendo il mestiere più antico del mondo; Olivia (Cristiana Capotondi), una giovane moglie da manuale, bella ed elegante che suscita le invidie delle donne per la sua vita idilliaca accanto a un bel marito; Crocetta (Sabrina Impacciatore) il brutto anatroccolo che si mormora porti iella a qualsiasi sventurato le si avvicini e tenti di conquistarla. A complicare la loro vita arriva un fiero quanto brusco commissario di polizia, Nico Malachia (Vinicio Marchioni). Il commissario intuisce che le tre nascondono un segreto. Quale sarà?
Complicità, amicizia, segreti e solidarietà tra donne questi alcuni degli ingredienti che arricchiscono una pellicola pensata come un omaggio alle donne, tanto diversa da quelle proposte negli ultimi tempi dal panorama della commedia italiana. Meritevole l’intenzione della regista – che ha scritto anche il soggetto e la sceneggiatura – di restituire al gentil sesso la ribalta della comicità da troppo tempo esclusiva prerogativa del sesso maschile. All’altezza della prova le tre protagoniste.
Nelle sale dl 7 marzo

A cura di katya Marletta


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