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Speciale Cinema – Recensione Looper di R. Johnson

Creato il 27 gennaio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Looper

La frase chiave del film: “Chiudere il cerchio’”

La recensione
Terza prova alla macchina da presta per il regista americano Rian Johnson, la sua ultima fatica Looper convince e piace.
Impostosi all’attenzione del pubblico internazionale grazie alla sua unicita’ artistica e per la sua abilita’ nel raccontare storie originali, Johnson (che e’ anche un’apprezzato scrittore) conferma la sua capacita’ di fondere sapientemente il genere pulp con quello sperimentale.
In questa sua ultima opera ci sono tutti gli ingredienti del futuristico action thriller con tanto di espediente per viaggiare nel tempo. La storia e’ ambientata nel 2044, viaggiare nel tempo e’ possibile solo illegalmente, attraverso il mercato nero. Quando la malavita vuole sbarazzarsi di qualcuno invia la vittima indietro di 30 anni, li ad attenderlo c’ e’ un “looper”, il sicario assoldato per uccidere il bersaglio designato e liberarsi poi del corpo. Un giorno pero’ quando dal futuro decideranno di “chiudere il cerchio” il looper dovra’ eliminare anche la sua identita’ futura. I protagonisti, Joe giovane e Joe maturo, interpretati da Joseph Gordon-Levitt e Bruse Willis, quando si troveranno faccia a faccia lotteranno ciascuno a suo modo per rompere gli schemi dell’organizzazione e cambiare il presente e il futuro. Ma in questo avvincente pellicola noir c’ e’ tanto altro ad incollare lo spettatore alla poltrona specialmente quando si accenna alla telecinesi.
Nel finale la scelta morale del giovane Joe non e’ eccessivamente prevedibile e regala al pubblico il lieto fine con annesso messaggio di speranza. All’altezza dei suoi personaggi piu’ interessanti la performance di Bruse Willis che ha indossato i panni del sessantenne. Conferma la sua abilita’ artistica l’attore Gordon-Levitt che ha reso credibile il suo Bruse Willis giovane imitandolo persino nella cedenza.
Nelle sale dal 31 gennaio

A cura di Katya Marletta


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