
La frase chiave del film: “Il momento più pauroso per me è stato quando sono riemerso ed ero solo, poi ho visto voi due e non ero più così spaventato”
The Impossible: la storia vera della sopravvivenza di una famiglia, il 99 per cento di ciò che viene rappresentato sullo schermo è realmente accaduto
Tutto parte da un nome: Maria Belon, molto più che una sopravvissuta dello tsunami. E’ una donna che ha vissuto insieme alla sua famiglia una tragedia terribile, come la stessa ha dichiarato: “È stata un’esperienza incredibile. Fin dal primo momento, quando Jota (il regista) ci ha detto: ‘Voglio realizzare un film sulla vostra storia’, abbiamo risposto: ‘Non è la nostra storia, ma la storia di molte, moltissime persone. Solo che non tutti sono stati fortunati quanto noi”. The Impossible racconta tutto questo. Diretto da J.A. Bayona e scritto da Sergio G. Sanchez, già noti per la pellicola horror del 2007, “The Orphanage”, film campione di incassi in Spagna e a livello internazionale uno dei più fortunati in lingua spagnola, racconta la storia straordinaria di Maria (Naomi Watts), del marito Henry (Ewan McGregor) e dei loro tre figli, il maggiore, Lucas (Tom Holland), Thomas (Simon Joslin) e Simon (Oaklee Pendergast), il più giovane. E’ il 26 dicembre del 2004, la famiglia è in vacanza in Thailandia, un paradiso tropicale, mare stupendo, palme, spiaggia bianchissima. Tutti si stanno rilassando ai bordi della piscina quando uno spaventoso boato si leva dal centro della terra. Mentre Maria resta impietrita per la paura, un gigantesco muro di acqua nera attraversa furiosamente la terra davanti all’hotel e si dirige verso di lei demolendo ogni albero, costruzione, veicoli e oggetti, disperdendo in pochi attimi ogni persona e trasformando in un battito d’ali il paradiso terrestre in una trappola mortale. La catastrofe globale nella quale 283 mila persone hanno perso la loro vita da quel momento ha un nome: tsunami.
Il regista racconta con avvincente realismo e minuziosa ricostruzione la vera storia della sopravvivenza di questa famiglia, accompagnando lo spettatore, inquadratura dopo inquadratura, dentro la tragedia, ma senza eccedere; dal suolo, al cielo e sott’acqua, come se a raccontare quelle immagini fosse lo sguardo di Dio. Una sequenza di 10 minuti catapulta dentro l’inferno fatto di fango e detriti, un’esperienza sconvolgente e catartica che fa rivivere i momenti disperati e lo strazio della ricerca dei superstiti. L’orrore e l’eroismo che circondano gli eventi del film sono emotivamente credibili e l’ interpretazione degli attori fin troppo reale. Naomi Watts affronta magistralmente il calvario fisico, il panico iniziale e il coraggio, trovando anche le emozioni per raccontare Maria senza istrionismo. Lo stesso vale per Ewan McGregor, che deve fare i conti con il dolore più acuto: cercare la moglie e il figlio dispersi e rassicurare i due figli più piccoli. Il valore universale e fulcro del dramma rimanda fortemente a quello della famiglia, in questa pellicola forse fin troppo perfetta.
The Impossible è travolgente in ogni suo aspetto. Dal 31 gennaio al cinema.
di Katya Marletta





