Premesso che il Sindacato Dipendenti Ast (Sidast/Fisu) è assolutamente incompatibile con le altre organizzazioni sindacali “chiagne e fotti” sempre ligi alle direttive delle proprie centrali sindacali di Roma, Milano o Firenze e sempre accondiscendenti (per i motivi che tutti ben conosciamo) alle richieste dei dirigenti e degli amministratori della Società oltre che dei propri sponsor politici, invitiamo i dipendenti dell’Azienda a decidersi una buona volta a recidere il cordone ombelicale che li tiene indissolubilmente a quelle organizzazioni che “dovrebbero difenderli” e che, invece NON POSSONO E/O NON VOGLIONO più assolvere al proprio ruolo istituzionale….
In alternativa, gli stessi lavoratori possono decidere di continuare a non delegare il nostro Sindacato e auto organizzarsi in Comitati spontanei o di protesta per andare a sbattere il naso contro il muro o affidarsi a un legale azzeccagarbugli per andare incontro a sonore sconfitte presso qualche aula di Tribunale visto che la Giustizia prende, a volte, topiche colossali o perché la Giustizia è uguale per tutti ma per qualcuno è più uguale degli altri….
In entrambi i casi, dopo un’eventuale uscita di scena noi saremo lì, semplici spettatori ad assistere al triste epilogo di eventi che, con coraggio, determinazione e vera unità, avrebbero la possibilità di evitare o, almeno, di modificarne l’infausto corso….
I nostri programmi ormai li conoscete bene: lotta senza tregua e tentennamenti alla “privatizzazione selvaggia”, applicazione integrale, estesa a tutti, del vecchio integrativo (con relativo pagamento degli arretrati vantati), nuovo integrativo, con le voci produttive più fantasiose e più efficaci che sostituiscano quanto, eventualmente, perso in termini di prestazioni straordinarie.
Se qualcuno ha idee migliori, che le tiri fuori invece di lamentarsi o kazzeggiare su Facebook per poi tirarsi indietro quando c’è da lottare…. Altro che okkupazione della Direzione Generale….
Dovete capire che i responsabili dello sfascio aziendale se la “squagliano” uno alla volta, lasciando la Società in brutte acque dopo averla portata al fallimento e i “nuovi” amministratori e dirigenti, dichiarandosi”non colpevoli” della situazione che hanno trovato, tenteranno di “salvare l’Ast” attraverso tagli, sacrifici, licenziamenti. Un po’ come la storia del Governo Berlusconi e del Governo Monti, tanto per capirci, che significa passare “dalla padella alla brace”….
Fanno semplicemente ridere (o piangere, se preferite) le trionfalistiche dichiarazioni dei sindacalisti aziendali che riescono ad ottenere soltanto lo slittamento di qualche giorno dell’avvio dei nuovi turni di lavoro che verranno riproposti dall’Azienda dopo una limatura, un’aggiustatina qua e là, un po’ di cipria e di ombretto purchè rimangano privi di competenze straordinarie….
A voi la scelta, cari colleghi…. Il Sidast è disposto ad attendere (anche se non per molto) le vostre scelte purchè un giorno non doveste avere a pentirvi o, peggio, accusarci di “essere come gli altri”, perché così non è….
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