In Australia, in via sperimentale, una bambina di quattro anni con una predisposizione familiare al diabete di tipo 1 si è sottoposta a un’infusione di sangue del suo cordone ombelicale, conservato al momento della sua nascita, allo scopo di frenare il potenziale sviluppo della patologia.
La bambina, di nome Isla, si è sottoposta a questo trattamento sotto la supervisione di un team di lavoro dell’Università di Sydney, guidato da Maria Craig, sulla base dell’ipotesi scientifica secondo cui il sangue del cordone ombelicale potrebbe influenzare il sistema immunitario dei bambini a rischio di diabete di tipo 1, poiché contiene cellule staminali e cellule immunitarie.
La ricerca è partita nel 2012 con Isla come primo oggetto di sperimentazione, scelto perché il suo fratellastro e la sorella avevano già avuto diagnosi positive sul diabete di tipo 1. Dopo la prima analisi del sangue di Isla, la bambina è stata controllata ogni sei mesi. Successivamente è stato scoperto che la bambina possiede tre dei quattro possibili anticorpi che aumentano il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1. Il sangue del cordone di Isla è stato conservato al momento della sua nascita nel 2011; l’infusione è stata realizzata recentemente, nella speranza che l’operazione migliori il sistema immunitario di Isla e agevoli la prevenzione del diabete di tipo 1 attualmente in via di sviluppo. Isla è la prima di venti bambini che si sottoporranno alla trasfusione. I ricercatori hanno previsioni ottimistiche sulla possibilità di trattare diverse patologie (tra cui appunto il diabete) attraverso le cellule staminali del cordone ombelicale.
Fonte: “Diabetes.co.uk”