Federica Mogherini vs Casalinga di Voghera
Matteo Renzi punta i piedi e conferma la candidatura del nostro ministro degli affari esteri Federica Mogherini alla carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’ Unione europea.
“Il ministro Mogherini ha tutti i requisiti per ambire all’incarico” afferma Renzi “è donna e milita nel gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo e la sua nomina bilancerebbe la presenza al vertice della Commissione europea di Jean-Claude Juncker , che invece proviene dalle file del Partito Popolare Europeo”.
Non sappiamo se nel curriculum del ministro Mogherini, in aggiunta a questi due titoli, si possano annoverare, oltre alla sua attività nel Dipartimento Esteri dei DS, pregresse esperienze in campo internazionale o pubblicazioni o articoli che attestino la sua competenza in materia.
Attendiamo lumi e, nel caso in cui le referenze della Mogherini consistessero esclusivamente nell’essere una donna di sinistra, riteniamo che, in alternativa alla sua, debba essere valutata la candidatura della Casalinga di Voghera che, a parità di titoli, ha il vantaggio di esserci molto più simpatica.
Il feroce Saladino
Anche in Libia, oltre che in Iraq e in Siria, si proclama l’emirato islamico, preludio a quell’unità araba che, nei sogni degli integralisti, dovrebbe condurre al risorgere del califfato.
Alla faccia di chi, solo pochi anni fa, ci sfotteva quando cercavamo di smorzare gli ingenui entusiasmi suscitati dalle “Primavere arabe” affermando che quei paesi siano antropologicamente e culturalmente incompatibili con i principi della democrazia.
Parole al vento, anche oggi. Anzi, paventando la minaccia rappresentata per l’Occidente dalla rinascita dell’espansionismo islamico, veniamo bollati come volgari xenofobi, ignoranti e razzisti, timorosi di essere affettati dalla scimitarra del Saladino.
Particolarmente odiosa la spocchia di alcuni “addetti ai lavori” che con “orgoglio di casta” avocano a sé l’esclusivo diritto di disquisire su tali argomenti, definendo chi spesso ha più titoli e competenze di loro “pantalonai o arzilli pensionati”.
A questi boriosi politically correct, coi culi saldati alle loro cadreghe, che vorrebbero imporci di tacere, rispondiamo, sdegnati e orgogliosi con le mot de Cambronne.
Federico Bernardini
Illustrazioni tratte da Google immagini