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Sportivamente luissini, se la laurea è individuale lo sport è squadra

Creato il 14 agosto 2013 da Simo785

E’ la gioia di un ragazzo che riesce ancora a mantenere i livelli agonistici del liceo dopo aver iniziato l’università a causa delle vicissitudini della vita, eppure la LUISS, con la sua ossessione per l’innovazione sta provando a tagliare perfino questo traguardo. Alessia Simeone e Giorgio Cappiello sono i neoeletti rappresentanti dello Sport, un elemento che negli ultimi anni ha vivacizzato l’ateneo. Nel 1999 la LUISS fu la prima università con un’associazione sportiva e perseguendo il modello anglosassone strutturò tre fasi. Dallo sport giocato alla formazione manageriale fino all’etica per consolidare menti preparate a vincere attraverso la competizione e il gioco di squadra, in un campo o in una piscina come nel mondo lavorativo. Con una concentrazione degna di Valentina Vezzali prima di una stoccata, l’attenzione particolare per gli attuali quattrocento iscritti coadiuvati da una dirigenza organizzata. Dai presidenti Luigi Abete e Francesco Spanò al Direttore Paolo Del Bene o alla Responsabile d’Amministrazione Anna Montani fino agli impianti del Palaluiss che torneranno da quest’anno sotto la completa gestione dell’università. “Troveremo presto un modo per agevolare i collegamenti fra le strutture e incentiveremo l’associazione nel nostro lavoro basato sulla disponibilità e la collaborazione, proveremo a far riconoscere per le attività sportive il CFU, il Credito Universitario Formativo.” Le parole piene di entusiasmo di Alessia che insieme al collega Giorgio proveranno ad assottigliare il margine di miglioramento. “Il problema è sempre quello della scarsa costanza” fa notare Giorgio “si potrebbe fare molto di più se il nostro portafoglio non dovesse registrare perdite a causa dei ragazzi che si fermano alle proposte. Quel che è importante è mantenere i risultati del rugby, delle squadre di calcio maschili, del volley e del basket sia femminili che maschili e della vela mista per il Luiss Sailing Team. Se ci sarà modo proveremo anche con il nuoto e la pallanuoto.” I rappresentanti puntano già il prossimo anno accademico come Bolt il traguardo dei cento metri e sono già pronti per accogliere le matricole. “Dalla sezione sportiva del sito dell’università con i contatti fino al banchetto dell’AS LUISS nel corso del giorno di benvenuto agli studenti, senza problemi noi fungeremo da ponte con le diverse squadre.” Questa l’apertura dei rappresentanti alle nuove leve per incrementare il settore. Una realtà giovane che ha già accolto le visite di personaggi come Sir Alex Ferguson o Cesare Prandelli. Un sistema che mira all’integrazione dello studio con attività agonistiche o ludiche che rendono l’ateneo romano uno dei pionieri del mondo universitario italiano. In fondo Margherita Hack era una campionessa di salto in lungo e in alto, Barack Obama gioca a Basket, Vladimir Putin è ennesimo dan di Judo. Lo sport non precluderà certo il diventare qualcuno, perfino nella periferica Italia Giuliano Amato gioca a tennis, Gianni Alemanno è un kendoka e Romano Prodi corre le maratone. A tal fine lo sport non è antitesi di studio e iniziare l’università non dissolve le ambizioni agonistiche o il modo per continuare a giocare. L’avanguardismo LUISS salta in alta quota con la sua asta come Yelena Isinbayeva e non ammette più la gioia di rimanere sportivi NONOSTANTE l’università.

Lorenzo Nicolao

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