Sprazzi di sole invernali

Il clima e la temperatura di oggi mi hanno finalmente presentato una quelle giornate nelle quali non riesci proprio a rimanertene chiuso in casa, nonostante un esame indigesto si avvicini a piccoli passi e silenziosamente; sempre silenziosamente esci, quasi a non voler stravolgere l'equilibrio così strano e particolare di una giornata assolata dei primi di febbraio, nella quale il sole invernale si impegna a scaldarti e cerca di rivaleggiare con il suo avversario estivo, pur sapendo che è una gara persa in partenza.
Marina di San Nicola è una piccola località di mare nei pressi di Ladispoli, a pochi chilometri da Roma, raggiungibile dall'Aurelia. Vi ho passato quattro anni della mia infanzia, avendo avuto una casa in affitto proprio lì; ogni tanto, però, ci torno con i miei amici; qualcuno ha casa qui vicino, alcuni vogliono organizzare un falò.
Oggi invece ero lì con i miei. Diversamente da quando vado lì con gli amici, quasi sempre di sera e in luoghi che allora non frequentavo, ci si è presentata una giornata limpida e assolata.
E' guardando il mare, che ha il dono di scuoterti e sconvolgerti anche dentro, che senti la necessità di ritornare in quei luoghi dove da piccolo imparasti ad andare in bicicletta, dove ti procurasti centinaia di graffi sulle gambe; i posti in cui facesti le prime amicizie, conoscesti i primi prepotenti. Ci arrivi a piedi, acceleri il passo, quasi di prepotenza: che quei parchi, quelle strade riconoscano il tuo arrivo, che quei palazzi, quei villini ti vedano grande e cambiato, guardino i cambiamenti che sono avvenuti in te! Volgi lo sguardo a loro come di rimando, e rimani stupito perché un negozio ha cambiato gestione, un altro ha chiuso, lì non c'è più la fontanella di tanto tempo fa, la vecchia casa della signora matta adesso è stata demolita. Una macchia di vuoto si allarga in te, torni al mare e speri che almeno quel pescatore un po' fuori orario riesca a trovare ciò che desidera.