Stampa Velleitaria
Creato il 11 ottobre 2012 da Tnepd
Desidero mettere al corrente i miei affezionati lettori di una disavventura che mi è recentemente capitata con il sito con cui collaboro da più di un anno, Stampa Libera.
Si tratta di difficoltà di tipo relazionale psicologico e se dovessi essere venuto meno deontologicamente, o anche solo umanamente, a un corretto comportamento, sarei grato ai miei gentili lettori se me lo facessero notare. A voi il giudizio, dunque.
Oltre che autore di Stampa Libera mi considero utente e ciò significa che interloquisco con altri utenti. Com’è facile aspettarsi, vista la varietà dei fruitori, ce ne sono anche di quelli con cui non concordo né in tutto, né in parte su alcuni argomenti. Qui illustrerò un caso emblematico, ma prima voglio fare un accenno a una disputa che, nelle stesse ore, mi ha visto contrapposto all’esimio Rosario Marcianò, che avevo già indispettito dando la parola al suo più acerrimo nemico, Angelo Nigrelli, in arte Wasp
Poco mi conforta sapere che il signor Marcianò sia universalmente conosciuto come persona molto permalosa, perché gli riconosco il pregio di essere un pioniere in fatto di scie chimiche e tuttavia sono stato capace d’infastidirlo ben due volte, la prima con l’intervista concessa a Wasp, subito seguita da quella concessa al fratello di Rosario, Antonio, per riequilibrare le cose, e la seconda volta quando ho fatto notare che se di un’affermazione o, in quel caso, di un’analisi chimica non viene fatta conoscere la fonte, il tutto si trasforma in un nulla di fatto, perdendo ogni credibilità.
A me, sia dando la parola alla parte avversa, sia facendo notare la mancanza di un requisito universalmente riconosciuto come necessario, sembra di aver fatto la cosa giusta.
In ogni caso ho solo detto ciò che penso.
E invece, sembra che basti cercare di mantenere un atteggiamento neutrale per passare dalla parte del “nemico” e per attirarsi le critiche dei seguaci del capo, come infatti è avvenuto.
Il capo in questione, Rosario Marcianò, ha fatto un unico commento all’articolo incriminato, che parlava delle analisi di un
campione d’aria fatto in quota, a bordo di un aereo, e poi ha lasciato che fossero i suoi ammiratori a portare avanti la diatriba.
Nulla da eccepire in questo, giacché siamo tutti liberi di intervenire o meno, e quanto intervenire, nelle discussioni sul web. Ciò che mi amareggia, unitamente all’altro caso di cui parlerò fra poco, è che il titolare di Stampa Libera, Lino Bottaro, che ha ospitato l’articolo di Marcianò, mi ha rimproverato per aver fomentato discussioni a suo giudizio sterili. Cioè, mi ha fatto quello che in gergo militare si chiama “cicchetto”.
Prima di entrare nel vivo del Bottaro-pensiero, vediamo l’altro caso.
Si fa chiamare Archimede, è un siciliano vissuto a lungo in Germania e ricordo di aver litigato con lui appena messo piede su Stampa Libera, più di un anno e mezzo fa, quando ancora non ero stato cooptato come autore. Qui la diatriba verte sul rapporto uomo e animali, terreno su cui mi sento abbastanza ferrato. E mentre nel caso di Marcianò si trattava solo di un appunto fatto al metodo, cioè la mancanza di nomi e cognomi dell’autore del prelievo e del laboratorio che ha fatto le analisi, con Archimede siamo venuti ai ferri corti per motivi prettamente ideologici.
Le sue accuse verso il movimento animalista e, aggiungerei, verso i Verdi, sono semplicemente insostenibili e non potevo esimermi dall’intervenire. Secondo Lino Bottaro, invece, ho fatto male e avrei dovuto astenermi dal farlo.
Archimede sostiene che il partito dei Verdi tedeschi sia un covo di delinquenti e che il movimento animalista sia composto di decerebrati fanatici. A me ha detto che sono un falsario, un proibizionista e altri risibili epiteti.
Voglio riportare uno stralcio delle affermazioni di Archimede, sennò sembra che me le sia inventate. Le si possono leggere, se non sono state cancellate dal moderatore di Stampa Libera, Domenico Proietti, in questo articolo
Ecco ciò che pensa l’utente:
“Die Grùne =I Verdi- sono coloro che sono stati creati dai Bilderberg per portare scompiglio nelle popolazioni Europee, non hanno alcun interesse per la Natura, per gli animali, per chi è contrario al Nucleare e per chi è contro la Guerra, sono sostenitori del Nucleare e delle ”Guerre Umanitarie“, sono contro la specie umana e contro la giusta scienza, tutte le leggi proibizioniste che hanno portato negli ultimi anni a discussioni per mettere zizzanie tra i cittadini in tutti gli stati della UE sono state avanzate e fatte approvare dai Verdi, la corruzione lobbistica a Brussel è gestita dai Verdi, l’aggressione alla ex Jugoslavia fu pianificata dai Verdi, l’aggressione alla Libia e ora alla Siria è stata approvata a Brussel e anche al Bundestag a Berlino dai Verdi, il trasporto delle scorie nucleari che avviene tra la Francia e la Germania viene approvata dai Verdi, senza la loro firma non si muove una mosca, ovvero sono i rappresentanti dei Bilderberg in tutte le istituzioni tedesche che a loro volta cercano di dettare leggi in tutti gli stati della UE e questo avviene senza che i cittadini tedeschi ne siano al corrente, chi li ha votati adesso gli si sta rivolgendo contro e specialmente nella città di Stuttgart dove hanno approvato la seconda “TAV” dopo quella italiana, a Brussel rappresentano in maggioranza il Partito dei Pedofili Olandesi e Tedeschi con la benedizione di Van Rompuy e Barroso, tutti i divieti, le proibizioni, i controlli , la farsa dei rifiuti separati, l’approvazione del divieto delle vecchie lampade sostituite da quelle al mercurio, sono frutto di corruzione che i Verdi hanno accettato in bustarelle da centinaia di milioni di Euro da diverse multinazionali che appartengono ai Rothschild-Rockefeller, la storia dei Verdi comincia negli anni 70 con la fondazione della RAF= Rote Armee Fraktion ovvero= Brigate rosse, Fischer è uno di loro, la frazione dei veri Verdi fu eliminata con l’uccisione dell’ex Generale Bastian e della sua convivente Petra Kelly , non fu un suicidio come si suol dire, anche banchieri, politici e faccendieri che erano contrari alla politica di Helmut Kohl favorevole all’Elite bancaria vennero eliminati da quelli che oggi dichiarano di essere i Verdi. I Verdi sono le SS di oggi e la Ge-sta-po di domani =Geheim Staat Polizei- ovvero: Polizia Segreta di stato, comandano loro”.
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Ci manca solo che abbiano bruciato Roma al posto di Nerone, che siano stati la causa della scomparsa di Atlantide e che, in quanto vegetariani, abbiano convinto Eva a mangiare la mela.
Sulla morte della Kelly e di Bastian può essere avanzato il sospetto che si tratti di opera dei servizi segreti, ma tutte le altre pesanti accuse vanno documentate, data la loro grande valenza politica nel caso risultassero vere. Al momento, uscite dalla bocca di un utente che ha avuto una compagna dei Verdi per molti anni, quando viveva in Germania, potrebbero essere solo frutto di una “sindrome da amante respinto”.
Non so quali siano le fonti dove Archimede ha trovato tutte queste informazioni, ma se non posso avere riscontri su quanto dice, restano solo mere calunnie.
Sugli animali posso parlare con cognizione di causa e le sue accuse di essere fanatico e di odiare l’umanità sono del tutto simili a quelle che certi sacerdoti mi/ci rivolgono e la spiegazione ha un solo nome: specismo.
E’ solo per quell’antico antropocentrismo di matrice giudaico-cristiana che molti cattolici (e anche alcuni ex emigranti in Germania) possono accusare gli animalisti di amare di più gli animali che non gli esseri umani. Una simile stantia accusa non merita più neanche risposta, di tanto inconsistente e capziosa essa è. E francamente non ho più la forza di controbattere, dopo che per anni e anni ho sempre controbattuto. Se c’è una forza selvaggia nelle idee malsane, essa è nel numero. La stupidità dilaga nel mondo, al pari della cattiveria, e non facciamo in tempo a spiegare un concetto a un individuo, che ne spuntano fuori altri mille, altrettanto cattivi e stupidi e parimenti armati delle stesse cattive e stupide obiezioni.
Ma lasciamo questa palude mefitica e veniamo a Stampa Libera.
Il buon Lino Bottaro ha dato disposizioni a Domenico Proietti, il moderatore ufficiale, di cancellare alcuni commenti, fra quelli più velenosi. Ho trovato nel cestino anche alcuni miei, non perché contenessero insulti ad Archimede, né tanto meno a Marcianò, ma perché costituivano un botta e risposta a commenti del mio inviperito interlocutore, che porta il nome dell’antico scienziato siracusano.
Di solito, quando una testata giornalistica mi censura, dopo un po’ me ne vado. E’ già successo con il Gazzettino e con Giornalettismo. Entrambi mi censuravano e da entrambi me ne sono andato. Pensavo che Stampa Libera fosse qualcosa di diverso da un comune giornale. Lo penso ancora, a livello conscio, ma se mi si censura il mio inconscio mi trasmette un messaggio opposto.
Per tale ragione ho scritto una lettera aperta a tutti i colleghi autori di Stampa Libera, chiedendo se per caso la scelta di quali commenti censurare fosse a discrezione di Domenico Proietti e il buon Lino così mi ha risposto:
“Su Stampa Libera si sta creando un clima infantile di botte e risposte che viste da fuori nuocciono gravemente a chi le produce ed al sito stesso. Abbiamo avuto conferma del fatto che diversi lettori hanno espresso biasimo per i litigi senza senso in quanto degradano il giornale e tutti quanti ci scrivono sopra.
Ho ricevuto anche una mail di Archimede che ha chiesto di essere cancellato da Stampa Libera. Credo che lo farei anch’io se uno mi tratta da bambino scemo dicendomi che mi sculaccia! [n.d.a. Non sono stato io a dirlo, ma un’utente di nome Raimonda]. Ho quindi provveduto a togliere i commenti offensivi. Non è essere educande ma essere uomini! Non è tempo di dividere, sta succedendo un patatrac e noi stiamo qui a dir scemate…
Quindi Roberto sei vivamente pregato di non alimentare discussioni inutili con lettori e tanto meno con individui del calibro di Archimede o altri autori.
Questo significa farsi del male gratuitamente per soddisfare un momentaneo sbalzo di ego. Conoscendoti, credo che questo non succederebbe se tu conoscessi di persona Archimede e altri. Purtroppo per la virtualità dei dialoghi e protetti dalla distanza, siamo spesso inclini ad affondare il coltello sulla piaga con commenti taglienti che fanno molto ma molto male a chi è in buona fede e animato da buone intenzioni anche se diverse dalle nostre convinzioni.
Ho notato infine che ogni qualvolta noi ci mettiamo su di un piedistallo esprimiamo il peggio di noi stessi. Quindi credo sia bene rimanere umili e sotto traccia; solo allora le persone ci conferiranno lo spessore morale che ci dovessimo meritare.
Per quanto riguarda Domenico, anche lui svolge un lavoro molto importante e difficile e lo fa con grande attenzione. Ti posso assicurare che pesa molto. Direi quindi di agevolargli il compito anziché metterlo a disagio e forzandolo con commenti dubbi o rancorosi che lo mettono in una situazione conflittuale. Certe situazioni poi sfociano con l’abbandono del campo e questa è una sconfitta per chi resta… cioè noi tutti ed anche i lettori”.
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Il presente articolo, com’è facile intuire, non è stato pubblicato su Stampa Libera, perché i panni sporchi si lavano in famiglia e l’esposizione delle miserie umane è sempre qualcosa d’imbarazzante e di poco costruttivo.
Oltretutto, stimo tantissimo il signor Bottaro, per la stessa ragione per cui stimo Marcianò, ovvero per la crociata di verità che stanno facendo. Ma anch’io mi sento impegnato in questa stessa crociata. E non da ora.
Tuttavia, se c’è una cosa su cui non sono d’accordo con Lino Bottaro è la conclusione a cui giunge secondo cui i battibecchi tra me e Archimede siano…..”scemate”.
Se la difesa dei diritti degli animali, da me fatta durante la discussione con Archimede, è una scemata, allora vorrei sapere quali cose per il signor Bottaro sono scemate e quali non lo sono. Non ci sarà anche qui lo zampino dello specismo?
L’ultima volta che l’ho incontrato, nel suo ufficio di Conselve in provincia di Padova, ho notato che c’è qualche residuo di specismo nei suoi pensieri. E mi sarei meravigliato del contrario. Parlavamo delle ingiustizie a cui sono sottoposti i palestinesi, dei quali riconosceva i problemi e per i quali era necessario sfoderare ogni lecito istinto combattivo, mentre per la questione animale non era altrettanto combattivo, né vi attribuiva eccessiva importanza.
Ciò fa di Lino Bottaro una persona normale, rientrante nella norma, ma lo rende ai miei occhi un nemico degli animali come tutti gli altri, forse solo un po’ più illuminato e sensibile, in virtù del suo passato di fotografo naturalista e di amante della natura in genere.
Sotto processo qui, comunque, non è l’ottimo Lino Bottaro, nei confronti del quale la mia stima non verrà mai meno, ma la scarsa considerazione che viene data su Stampa Libera al principale tema da me trattato: i diritti civili degli animali. Se non fossi stato lasciato solo, a controbattere alle assurde accuse di Archimede, le cose sarebbero andate diversamente, ma un autorevole intervento del titolare del sito non c’è stato. Si è preferito censurarmi.
Se anche su Stampa Libera c’è un utente ignorante, non significa che tutti gli altri utenti lo siano. E infatti, vi sono alcune lettrici che apprezzano quanto scrivo. Potrei fare i loro nomi ma so che mi crederete sulla fiducia.
Sul fatto che, come dice Lino, stiamo andando incontro a un…..patatrac, non ci piove. Ma cosa dobbiamo fare? Cospargerci il capo di cenere? Andare a vivere in una grotta sulla cima di qualche montagna? Riempirci gli armadi di candele e scatolame?
Chi vuole farlo lo faccia.
Io continuo a scrivere. Utilizzo questa mia finestra sul mondo che si chiama blog. Denuncio le ingiustizie sugli animali, indago sul mistero degli extraterrestri e talvolta, come in questo caso, esprimo i miei malumori per un rimprovero subito, anche se chi me lo ha fatto può avere in parte ragione.
A voi lettori la parola. Attendo valutazioni e, se del caso, critiche.
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