La “stronza”, come la chiamava lui scherzosamente, ossia la SLA (sclerosi laterale amiotrofica o morbo di Lou Gehrig) non ha avuto pietà e s’è portato via Stefano Borgonovo dopo anni di calvario, di progressiva paralisi, di difficoltà cardiorespiratorie, di afasia che lo aveva costretto a comunicare solo attraverso un sintetizzatore vocale. Borgonovo è stato un calciatore, uno dei tanti, troppi che in Italia hanno contratto questa terribile malattia (l’elenco dei deceduti inizia a farsi lungo ed ex atleti come Gianluca Signorini, Adriano Lombardi e lo stesso Borgonovo sono solo i nomi più conosciuti), ma il primo a “parlare” del proprio caso e informare l’opinione pubblica con molte iniziative, una fondazione e un sito web [1].
Nato a Giussano, all’epoca in provincia di Milano, Stefano Borgonovo si formò nelle giovanili del Como e nella squadra lariana esordì in serie A il 14 marzo 1982 [2] e, dopo qualche stagione in B, tornò nella massima serie, sempre con il Como, disputando un bellissimo campionato nel 1985-86. Trasferitosi alla Fiorentina, esplose nella stagione 1988-89 con 14 reti e il debutto nella nazionale maggiore allenata da Azeglio Vicini [3]. Giocò altre due volte con la maglia azzurra, sempre nel 1989 [4]. Il passaggio al Milan nell’estate dell’89 non fu fortunato, complice un grave infortunio al ginocchio, in campionato disputò poche presenze e soli due gol, però decisivo nella Coppa dei Campioni segnando il gol in trasferta contro il Bayern Monaco, che valse la finale, poi vinta dai rossoneri contro il Benfica. Il ritorno a Firenze nel 1990, due anni interlocutori, la cessione al Pescara appena promosso in A e gli ultimi tre anni tra Udinese e Brescia con rare apparizioni. Ritiratosi a 32 anni iniziò la carriera di allenatore non subito, nelle squadre giovanili del Como, dovendo però interrompere nel 2005 per l’affacciarsi della malattia che poi gli venne diagnosticata. L’annuncio ufficiale fu del 5 settembre 2008, sebbene da oltre un anno già si sapesse della SLA che lo aveva colpito. Un’inchiesta del magistrato di Torino Raffaele Guariniello nel frattempo aveva accertato la presenza di 39 calciatori morti di SLA in Italia, eppure Stefano Borgonovo, pur sapendo di non poter vivere a lungo, ha continuato fino alla fine la propria battaglia. Stasera gli azzurri impegnati in semifinale nella Confederations Cup contro la Spagna (perdendo 7-6 ai rigori N.d.R.) hanno portato il lutto al braccio e Cesare Prandelli ha ricordato Borgonovo a fine gara.
Riposa in pace Stefano, un abbraccio da chi ti ha visto con i suoi occhi esordire in nazionale una sera di febbraio a Pisa.
[1] http://www.fondazionestefanoborgonovo.it/index.php
[2] 22a GIORNATA serie A, 1981-82,Como – Ascoli 1-2,6’ Carotti, 12’ Torrisi, 43’ Mossini (CO).
[3] 22 febbraio 1989, Pisa, amichevole, Italia-Danimarca 1-0, 61’ Bergomi. Borgonovo entra al 74’ sostituendo Vialli.
[4] 25 marzo 1989, Vienna, amichevole, Austria-Italia 0-1, 88’ Berti (Borgonovo entra al 21’ per sostituire Serena); 29 marzo 1989, Sibiu, amichevole, Romania-Italia 1-0, 48’ Sabau (Borgonovo parte titolare).